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Accordo tra il Comune di Catania e la ST Microelettronics per sperimentare un nuovo dispositivo per rilevare vibrazioni negli edifici

Catania – Un piccolo dispositivo, un accelerometro consumer, per rilevare ogni minima variazione negli edifici e strutture comunali, per integrare i dati per la prevenzione del rischio a largo raggio del territorio catanese. E’ l’ accordo, siglato con un protocollo d’intesa, tra l’Amministrazione comunale e la St Microelettronics. Durante l’incontro, a Palazzo degli Elefanti, con il sindaco Enzo Bianco erano presenti l’assessore alla Protezione Civile Luigi Bosco e per la StM il vice presidente esecutivo Andrea Cuomo e il direttore del sito di Catania, Francesco Caizzone.

“Ancora una volta – ha detto Bianco- ringraziamo la St Microelettronics per la stretta collaborazione, già più volte dimostrata e sperimentata anche con l’Università per lo sviluppo delll’Etna Valley. Il rapporto continua anche nell’affrontare la prevenzione del rischio nella città”.

24 mesi sarà la durata della sperimentazione, a titolo gratuito per il Comune, di monitoraggio dinamico delle strutture. L’operazione sarà condotta attraverso il wireless, ed inizia con la rilevazione in alcuni edifici e siti considerati strategici dall’Amministrazione, in particolare in due viadotti, quello di via Vincenzo Giuffrida e di via Passo Gravina (importanti vie di fuga) e nelle strutture di proprietà comunale: Palazzo degli Elefanti, Palazzo Gandolfo, Ex Caserma Malerba, Castello Leucatia, Edificio sede della Protezione Civile Comunale, edificio sede della Municipalità Borgo/Sanzio .

Si tratta in realtà di due prototipi sperimentali. Il primo, un dispositivo di circa sei centimetri, servirà a registrare qualsiasi tipo di sollecitazione come il passaggio di un treno, uno smottamento, una vibrazione. Il secondo, che sarà inserito in successive applicazioni, dello stesso tipo ma ancora più sofisticato perché “ annegato” nel cemento armato degli edifici in costruzione aiuterà a capire, nel tempo, se la costruzione è stata costruita conformemente al progetto o se, in un secondo tempo magari a causa della demolizione di un muro portante, la struttura è rimasta solida. Con la stipula del Protocollo – ha detto Bosco – continua l’opera iniziata dall’Amministrazione fin dal suo insediamento, connessa al monitoraggio e verifica della sicurezza delle strutture pubbliche e private per ciò che riguarda il rischio sismico e di protezione civile. Questo, insieme ad un altro accordo che stiamo per siglare con l’Ingv e che riguarderà anche il rischio sismico vulcanico e il rischio connesso alla ceneri”.

“I prototipi- hanno affermato Cuomo e Caizzone – sono un prodotto siciliano, ideato e sviluppato dai nostri operatori. La sperimentazione può avere effetti a medio e lungo termine e, nel territorio, si potrebbe creare “ una catena di valore” con start up che integrino la rilevazione”.

Il dispositivo, dopo la sperimentazione di Catania sarà, in un secondo tempo, usato per rilevazioni in altri rilevanti strutture nazionali.