Studio Enea definisce rischioso l’impatto ambientale delle biomasse legnose nei riscaldamenti domestici.
Sta di fatto che l’impatto sulla qualità dell’aria comincia a destare qualche preoccupazione se è vero che l’analisi dell’ENEA ha evidenziato i rischi per la salute e l’ambiente derivanti dalla combustione di biomasse legnose negli impianti di riscaldamento domestici. Infatti, secondo gli esperti le biomasse legnose avrebbero un impatto ambientale e sanitario alto a causa delle emissioni di ossidi di azoto e composti organici volatili nonché del famigerato PM 2.5, un particolato finissimo, più pericoloso del PM 10 dello smog cittadino, perché riesce a penetrare facilmente nell’organismo attraverso le vie respiratorie superiori, aumentando il rischio di tumori e malattie polmonari.
Invocate dunque regole più rigide e l’adozione di tecnologie più efficienti e sostenibili per limitare le emissioni di polveri finissime di provenienza vegetale, se è vero quanto sostenuto dai ricercatori dell’ENEA che la combustione delle biomasse nei perimetri urbani sarebbe responsabile di oltre il 99% delle emissioni di particolato nel settore civile.
Salvatore Di Vita