Sanità

Poliambulatorio, il direttore del distretto rassicura: “Entro la prima decade di maggio il ripristino dei servizi”

E dopo oltre 15 giorni dalla chiusura del Poliambulatorio, qualcosa adesso comincia a muoversi. La lenta burocrazia cedere il passo ai fatti concreti, ai bisogni della gente, dei più deboli, anziani e bambini, costretti per tutto questo tempo a districarsi verso i vari ambulatori di Enna e Piazza Armerina per ricevere cure. Un calvario per centinaia di utenti che dovrebbe concludersi a breve. Noi continueremo a contare i giorni sino a quando questa vicenda si chiuderà positivamente. Venerdì mattina il direttore del distretto sanitario dell’Asp Emanuele Cassarà ci ha assicurato telefonicamente che ben presto saranno resi agibili i servizi, sia presso gli attigui locali del Boccone del Povero che presso l’ex Polizia Municipale. Parecchi dei quali come pediatria, fisiatria, oculistica, geriatria, consultorio familiare ed altri, spostati temporaneamente ad Enna e Piazza. “Oggi (Venerdì per chi legge) ha riferito Cassarà- saranno firmate le due delibere che prevedono lo spostamento delle branche specialistiche presso l’immobile del Boccone del Povero messo a disposizione dalle suore e presso i locali dell’ex Polizia Municipale”. Attività presenti sino a 15 giorni fa nell’immobile attiguo del Poliambulatorio “Sebastiano Arena” e chiuse- come già riportato- per carenze igienico-sanitarie e irregolarità strutturali, dai Nas di Catania e dai carabinieri del luogo. Nei locali dell’ex Polizia Municipale accederanno in via definitiva la Guardia Medica, il “118” e le vaccinazioni, ospitate provvisoriamente presso la sede Avis, mentre tutte le altre branche già presenti al “Sebastiano Arena”, saranno trasferite per 6 mesi presso la struttura del Boccone del Povero, in attesa dei lavori di ristrutturazione del “Sebastiano Arena”. I tempi. “Per lo spostamento di Guardia Medica, “118” e vaccinazioni, presso la loro sede definitiva dell’ex Polizia Municipale –continua il direttore del distretto sanitario- si dovrà attendere poco, entro i primi giorni della prossima settimana i tre presidi saranno già presenti, mentre per tutte le altre branche che troveranno alloggio al Boccone del Povero, si dovrà attendere qualche altro giorno in più, verosimilmente entro la prima decade di maggio, per consentire che i locali vengano dotati delle necessarie condizioni di sicurezza”.
Rino Caltagirone