Maxi truffa ai danni dell’INPS, indagati due fratelli imprenditori agricoli e i loro consulenti
Questa mattina, presso l’Auditorium del Tribunale di Enna, si è tenuta la conferenza stampa per illustrare dati ed informazioni relative all’operazione “Eldorado ” e alla concomitante attività svolta dai Carabinieri del Nucleo Ispettivo di Palermo e del Comando provinciale di Enna.
Le delicate indagini, protrattesi per cinque anni, hanno portato alla luce una mega truffa ai danni dell’INPS, per un ammontare complessivo di circa quattro milioni di euro.
Gli autori materiali del misfatto sono i fratelli F. e G. B., titolari della omonime aziende agricole. Sono coinvolti anche G. L. M., medico competente dell’azienda agricola sopra citata, e G. T., consulente del lavoro.
L’indagine documenta una truffa aggravata perpetrata ai danni dello Stato, messa in atto da F. B., in concorso con 135 falsi braccianti agricoli.
L’indagine è stata possibile grazie alla collaborazione dell’INPS regionale di Palermo, che con i propri sistemi informatici ha permesso di evidenziare la sproporzione fra la consistenza dei terreni coltivabili, sei ettari in comune con il fratello G., ed il numero del lavoratori impiegati.
Il titolare dell’azienda agricola, dietro compenso da parte di ciascun lavoratore a tempo indeterminato, presentava, attraverso il consulente del lavoro, G. T., dichiarazioni fraudolente che consentivano ai falsi braccianti, fin dal 2011, l’ ottenimento di prestazioni previdenziali quali disoccupazione agricola , malattia e maternità, tutte erogate dall’INPS. Al medico, L. M. G. , è stato contestato il concorso nella truffa per aver documentato fittizie certificazioni modifiche relative ai falsi braccianti agricoli e avere percepito indebitamente l’indennità mensile di esclusività pr 50.698,oo €, recuperati.
Le indagini, svolte per filone d’inchiesta, e in completa ed efficace sinergia, hanno documentato l’inesistenza dei rapporti di lavoro con l’individuazione delle false dichiarazioni trimestrali D-MAG, modulo telematico da presentare All’INPS con cui venivano indicate le giornate lavorative mai effettuate, nonché le retribuzioni che il datore di lavoro dichiarata di aver corrisposto.
Inoltre i terreni non sono mai stati coltivati e mancano totalmente i riscontri d’acquisto di sementi e la vendita degli ortaggi.
Gli inquirenti si sono trovati davanti ad aziende ineccepibili sulla carta, con operai regolarmente assunti anche se, successivamente, ci si è trovati di fronte ad attività svolte in maniera rudimentale e a nessuna competenza in campo agricolo.
Durante la conferenza, si è evidenziato il sostanziale contributo della stazione dei Carabinieri di Barrafranca che ha fornito preziosi spunti informativi grazie alla loro conoscenza del territorio, e nella fattispecie, nel campo agricolo.
Attualmente l’indagine continua per cercare di capire dove è come sono stati utilizzate le somme erogate dall’INPS.
Stefania Avola