Cronaca e Attualità

Protocollata la richiesta dell’annullamento ufficiale del Protocollo con gli arabi

“Il comitato per Il No al Protocollo d’intesa con gli arabi”, siglato lo scorso 8 maggio dai sindaci di Valguarnera, Piazza Armerina ed Aidone, in vista del consiglio comunale che si terrà il 26 agosto alle ore 15, ieri mattina, ha protocollato un documento ed un relativo ordine del giorno, indirizzato al presidente del civico consesso, Enrico Scozzarella e ai capigruppo consiliari. “Il comitato per Il No al Protocollo d’intesa con gli arabi” di Valguarnera, che legalmente fa riferimento ai Comitati cittadini Ennesi, al quale stanno aderendo numerosi cittadini, ha anche incassato il sostegno ufficiale del Movimento 5 Stelle e dei movimenti culturali e politici “Insieme per cambiare” e “L’Altra voce per Valguarnera” . Il neo comitato chiede al consiglio comunale che approvi un ordine del giorno con il quale si indichi al sindaco, Francesca Draià, di produrre un atto formale che renda nullo l’Accordo d’intesa siglato alla presenza di un rappresentante del governo dell’Arabia Saudita, lo scorso mese di maggio. <<L’attento esame dell’Accordo d’intesa e la sua esposizione già avvenuta in varie assemblee, preoccupa fortemente la cittadinanza>>-. A dirlo sono i membri del comitato che, in qualità di portavoce hanno nominato, Arcangelo Santamaria, Giuseppe Catalfamo e Francesco Sardegno. <<Si tratta- aggiungono- di un vero atto formale, visto che l’accordo sottoscritto dal sindaco Francesca Draià, recita che “ogni eventuale modifica, ampliamento, riduzione o revisione, anche unilaterale degli accordi dovrà essere visionata, discussa ed approvata tra le Parti interessate”. Nell’accordo, tra le altre cose, è prevista la “costruzione di una Moschea a Valguarnera che diverrebbe la seconda ufficiale e costruita a regola d’arte in Italia e porterebbe una vasta eco internazionale specie nel quadro geopolitico attuale”. Ed è proprio l’attuale quadro geopolitico internazionale- afferma il Comitato per il No- che ci preoccupa e ci fa ritenere inopportuno tale tipo di accordo, nonostante la nostra più totale condivisione della libertà di religione, di culto e il più assoluto rispetto del mondo musulmano. Un attento esame di quanto sottoscritto lo scorso 8 maggio 2016, però, lascia intendere che da parte del governo dell’Arabia Saudita, c’è il chiaro intento di islamizzare il nostro territorio con il coinvolgimento anche dei paesi di Aidone e Piazza Armerina, ai cui organi istituzionali invieremo lo stesso documento>>.