Cronaca e Attualità

L’ex asilo nido nel 2009 poteva diventare una stuttura socio-sanitaria d’eccellenza, oggi è una bomba ecologica!

I cassonetti dentro l'asilo nidoUna autentica bomba ecologica alle spalle del centro abitato valguarnerese. Una minaccia alle abitazioni e alle campagne vicine. Questa, da qualche mese, è diventata la struttura comunale dell’asilo nido, mai entrato in funzione, e divenuto una discarica abusiva. Da questa estate la struttura è sottoposta a sequestro da parte della Procura della Repubblica di Enna, visto che al suo interno sono stati ritrovati vecchi cassonetti dei rifiuti, decine di pneumatici, paraurti di automobili e materassi. Tutto materiale (si presume), che sarebbe stato prelevato dal centro abitato e depositato all’interno della struttura, con l’autorizzazione di qualcuno all’interno del municipio di Valguarnera, visto che l’accesso è riservato solo all’ente proprietario. Ancora oggi, però, il materiale che costituisce questa discarica abusiva si trova depositato lì dove è stato rinvenuto dai carabinieri. Plastiche, gomma e materassi; tutto materiale facilmente infiammabile, accatastato in mezzo alle sterpaglie che hanno preso il sopravvento in un sito abbandonato da decenni e che rappresenta un’autentica “cattedrale nel deserto”. Un immobile costato 1 miliardo delle vecchie lire, politicamente concepito nel lontano 1976, pronto all’uso nel 1991 e mai entrato in funzione. Un immobile di circa 500 metri quadri, più volte distrutto da certosine opere vandaliche; un immobile che poteva essere salvato nel 2009, quando l’allora amministrazione comunale del sindaco Nocilla, stava per concederlo in comodato d’uso ad una associazione di volontariato che era pronta a rilevarlo e ristrutturarlo per allestire un centro di assistenza socio-sanitaria. Con un incredibile autogol, il consiglio comunale dell’epoca fece naufragare quel progetto e da allora l’asilo nido è rimasto una incompiuta. Il comune di Valguarnera, per fare cassa, ha tentato più volte di venderlo, ma nessun acquirente si sarebbe mai fatto avanti. L’ultimo scempio, la sua trasformazione in discarica abusiva, che urge ad essere rimossa prima che accada l’irreparabile.

Arcangelo Santamaria