Cronaca e Attualità

E’ sempre peggio la strada che collega a Raddusa e dove esistono numerose aziende agricole

Un’altra estate è trascorsa e con la stagione delle piogge alle porte, per la Sp8, la strada provinciale che collega Valguarnera a Raddusa, nulla è cambiato. <<Qualcosa è cambiato – dicono gli allevatori e agricoltori della zona- ma in peggio>>. E’ sempre peggio, infatti, lo stato in cui versa questa arteria dell’entroterra siculo, ai cui bordi sorgono decine e decine di aziende agricole. <<Il manto stradale- denuncia Pippo Capuano- uno degli storici imprenditori agricoli di questa area, in vari tratti, non esiste più. Sono sempre maggiori le difficoltà per noi agricoltori e allevatori che più volte al giorno dobbiamo recarci presso le nostre aziende, che poi sono il nostro posto di lavoro. Vorrei sapere- aggiunge Pippo Capuano- cosa succedesse se in queste condizioni si trovassero le strade che conducono ad altri luoghi di lavoro come uffici, banche e scuole>>. Sulle condizioni della Sp8, oramai da anni, c’è il più totale silenzio e abbandono, nonostante gli agricoltori e allevatori, più volte hanno civilmente alzato la voce e promosso anche alcune raccolte di firme per chiederne il ripristino. Ma nulla è stato fatto. La Sp 8 per vari tratti sembra una strada bombardata, con la natura che tramite frane e smottamenti ha preso il sopravvento sulla sede stradale. A testimonianza dell’abbandono e del degrado anche la sparizione di chilometri di guardrail, rubati da chi traffica in materiale ferroso. Di recente a riaccendere le speranze degli agricoltori sono i 34 milioni di euro che finanzieranno il Piano di sviluppo rurale. Qualche giorno addietro ad annunciarlo è stato l’assessore regionale all’agricoltura, Antonello Cracolici. Il rappresentante del governo Crocetta ha precisato che ben 30 milioni dello stanziamento saranno riservati agli interventi nel settore dell’agricoltura e 4 milioni a quello forestale. E’ stato lo stesso Cracolici ad ammettere : “l’accesso alle aree agricole è uno dei problemi più seri che penalizza le nostre aziende”. L’ammodernamento delle strade rurali a cui punta la Regione con il Psr (Piano di sviluppo rurale), nella graduatoria dei progetti darà priorità alle strade che collegano più aziende, che servono più industrie e immettono alla rete viaria principale. Un “vestito” che sembra cucito addosso proprio alla Sp8. Ma per indossarlo occorre che qualcuno (aziende agricole e Comuni, in forma singola o in consorzio), si muova, visto che dal prossimo 1 novembre e sino al 20 dicembre sarà possibile presentare le relative domande per ottenere i contributi.

Arcangelo Santamaria