Politica

Il comune di Valguarnera dice no al Piano di Accoglienza migranti proposto dal Prefetto.

Il comune di Valguarnera dice “No” allo Sprar, il Piano di accoglienza migranti proposto a gennaio dalla prefettura di Enna a tutti i comuni della provincia. Il sindaco Francesca Draià, a seguito della riunione del prima commissione consiliare, ha ufficialmente risposto alla richiesta del prefetto di Enna, sulla possibilità di accogliere a Valguarnera, soggetti maggiorenni richiedenti asilo, secondo il Piano Nazionale dell’Accoglienza”. Francesca Draià, sentiti i gruppi consiliari, in pratica ha condiviso le tesi del gruppo consiliare del Partito Democratico e scrivendo al prefetto, dice: <<Si fa presente che temporaneamente il nostro Comune non può aderire allo Sprar, in quanto nel nostro territorio non sono presenti delle strutture idonee per accogliere i migranti. Inoltre il nostro è un territorio molto piccolo e soprattutto vi è una carenza di personale di pubblica sicurezza con un corpo di polizia municipale composto da 3 ispettori a 36 ore ed 5 ispettori a 18 ore settimanali>>. Draià evidenzia al prefetto anche altre difficoltà. <<Inoltre, come Sua Eccellenza sa il Settore di Polizia in questo momento ha al suo interno diversi problemi. A queste problematiche ostative si aggiunge un alto tasso di disoccupazione, disagio sociale e la presenza di una sola assistente sociale che deve fare fronte a tutte le problematiche. Si coglie l’occasione per comunicare che comunque come si evince dal verbale di Prima Commissione che l’amministrazione avvierà degli incontri con le associazioni, i portatori di interesse, le comunità religiose e tutta la cittadinanza per informare in maniera dettagliata e a prepararli per l’adesione che potrebbe avvenire successivamente. Sarà cura di questo Ente informare Sua Eccellenza sulle iniziative che si avvieranno per preparare la comunità per una adesione futura>>. Il Pd evidenzia la crisi occupazionale nazionale e cittadina e la preoccupazione relativa al fatto che “non si vede la fine degli sbarchi” e punta il dito contro il suo stesso governo centrale, affermando: <<Ci piacerebbe vedere anche una simile attenzione da parte del Governo ai problemi di disagio economico in cui versano i tanti cittadini italiani che non riescono ad arrivare a fine mese>>. L’Altra Voce per Valguarnera, invece, con Gabriele Leanza, dice: <<Noi in prima commissione abbiamo ulteriormente ribadito che sarebbe stato opportuno avviare un serio confronto pubblico prima di prendere decisioni drastiche>>. In ogni caso il “No” del comune di Valguarnera non chiude la questione, anzi apre le porte all’accoglienza di migranti da parte di strutture private senza che sia fissato un tetto massimo di migranti, così come prevedeva il progetto Sprar con l’attivazione della cosiddetta clausola di salvaguardia.

Arcangelo Santamaria