Cultura e Società

Festa di San Giuseppe. Nota stampa del responsabile decennale dell’evento: “Gestione diretta del comune ha portato a dei malumori”

Non è solo l’amministrazione comunale a tracciare un bilancio della Festa di San Giuseppe. A farlo è anche Marco Rizzone, oramai da anni, motore organizzativo della kermesse, in qualità di membro della parrocchia di San Giuseppe. Trascorso qualche giorno dal 19 marzo ed esaminate le dichiarazioni susseguenti alla festa fatte dal sindaco Francesca Draià e dell’assessore al Turismo, Alfonso Trovato, Marco Rizzone sbotta e toglie il coperchio ad una pentola che già bolliva da giorni ed era pronta ad esplodere. Rizzone ha diffuso una nota stampa nella quale dice: <<Anche quest’anno a Valguarnera si è svolta la festa di San Giuseppe più bella in Sicilia e così come già annunciato, le presenze turistiche hanno registrato un incremento notevole a seguito di una massiccia campagna promozionale da noi avviata a costo zero. In questi giorni con qualche post su Facebook e qualche articolo apparso su testate online, sindaco e assessore al Turismo si mettono la medaglia al petto come se la festa quest’anno, dopo un secolo, fosse passata nelle mani del comune, dimenticando che la pietà tradizionale del popolo valguarnerese ha affidato da sempre l’organizzazione di tale evento alla Parrocchia San Giuseppe>>. Mugugni e diatribe escono fuori e Marco Rizzone, aggiunge: << A distanza di qualche anno registriamo un nuovo tentativo da parte di una amministrazione comunale di trasferire la gestione e il coordinamento della festa nelle proprie mani. L’evento particolarmente complesso, da 10 anni ha una macchina organizzativa ben collaudata che ha portato ai risultati che sono sotto gli occhi di tutti, facendo entrare di diritto la festa di San Giuseppe a Valguarnera tra gli eventi più rinomati di Sicilia, attirando l’attenzione anche di testate giornalistiche nazionali>>. Rizzone scende nei particolari e racconta: <<Più volte, a seguito della volontà manifestata dal sindaco e dall’assessore al Turismo di volere farsi carico direttamente delle spese sostenute dalla parrocchia, è stato chiesto di concedere un contributo da potere gestire in piena autonomia; contributo che è stato puntualmente negato. Unica soluzione proposta dal comune: la loro gestione diretta su luminarie, bande musicali e quant’altro di utile allo svolgimento della festa>>. Le “ingerenze” del governo cittadino, a sentire Marco Rizzone, hanno sortito effetti negativi. <<Inevitabilmente questa gestione diretta da parte del comune ha portato a dei malumori e scompigli alla macchina organizzativa nelle settimane precedenti alla festa, soprattutto quando è stata resa pubblica la determina con cui si concede un contributo di 4mila 680 euro alla “Nuova Pro Loco Terre di Carrapipi” per l’organizzazione di un evento collaterale alla festa e altri 700 euro all’Istituto comprensivo “Mazzini” per la realizzazione di un bozzetto infiorato>>. E qui viene tirato in ballo l’assessore al Turismo. <<L’assessore Trovato non aveva detto che di concedere contributi non se ne doveva parlare? Ci spieghi cortesemente – dice Rizzone- quale è il criterio con cui durante tutto l’anno l’amministrazione comunale ha concesso contributi per feste e manifestazioni: ad un’altra parrocchia, alle varie associazioni tra le quali una di Agira, oltre che ad una Confraternita di Assoro>>. Infine Rizzone sulla gestione dei costi afferma: <<A proposito delle luminarie, occorre notare la mancanza totale di queste nelle vie Matteotti, S. Elena e Medaglia d’oro Angelo Pavone per la modica cifra di 2 mila 610 euro, quando la parrocchia San Giuseppe negli anni passati con 800 euro in più ha sempre garantito l’illuminazione completa anche in queste vie>>. Marco Rizzone, conclude con un appello. <<Per il futuro l’invito che rivolgo all’assessore al Turismo è quello di limitarsi a garantire i servizi minimi essenziali e se è volontà dell’amministrazione comunale patrocinare la festa di San Giuseppe, contribuendo economicamente, conceda dei contributi che chiesa ed associazioni vicine possano gestire autonomamente, continuando a mantenere l’armonia tra gli attori protagonisti che in questo decennio con passione e sacrifici hanno portato questa festa ad alti livelli. Un ringraziamento particolare va a tutti i valguarneresi che con profonda devozione continuano ogni anno a mantenere vive queste meravigliose tradizioni in onore del Patriarca San Giuseppe a cui noi tutti siamo fortemente legati>>.

Arcangelo Santamaria