Politica

L’assemblea dice no all’accoglienza dei migranti in paese. Intanto spuntano dei documenti “riservati” sul Centro Sociale di C.da Marcato

L’Assemblea tenutasi martedì pomeriggio presso la Sala consiliare del Palazzo di città, nella quale il sindaco Francesca Draià aveva invitato i rappresentanti di tutte le associazioni cittadine per sentire il loro parere sulla possibilità di accogliere in paese migranti e richiedenti asilo, ha fatto pendere la bilancia dalla parte del “no”. Un “no” motivato dai rappresentanti di una dozzina di sodalizi che, dopo avere ascoltato la relazione del sindaco Draià, hanno confermato la linea di non adesione allo Sprar, intrapresa dall’amministrazione comunale, sia per i problemi di natura logistica e socio-economica che al momento attanagliano la città, sia perché (così come confermato dallo stesso sindaco), l’adesione allo Sprar non assicura un tetto massimo di arrivi in paese. Durante il dibattito sono emerse anche alcune proposte e tra queste quella rivolta al sindaco Draià, alla quale è stato chiesto di protestare presso i competenti ministeri capitolini assieme agli 8 sindaci dell’Ennese che non aderito allo Sprar ma sono stati lo stesso coinvolti nel piano di ripartizione dei migranti. C’è anche chi ha chiesto di più, come l’avvocato Carlo Bellone rappresentante dell’associazione Valguarneresi nel Mondo che ha detto al sindaco: <<Non c’è tempo da perdere. E’ nelle sue possibilità emanare una ordinanza che vieti la dimora a Valguarnera di migranti e richiedenti asilo>>. Il sindaco Draià non si è tirata indietro ed ha detto che verificherà la fattibilità di questa proposta. Ma il colpo di scena è arrivato quando i consiglieri comunali di opposizione, Giuseppe Speranza e Giuseppe Arcuria, hanno tirato fuori la documentazione che dallo scorso 16 giugno è in possesso del comune di Valguarnera, relativa all’iter burocratico necessario per l’agibilità e l’abitalità del Centro Sociale Papa Giovanni XXIII, sito in contrada Marcato già in uso alla cooperativa “Ippocrate” di Enna, che intende ospitare 25 migranti. Il sindaco Draià ha replicato dicendo: <<Non ho menzionato questa vicenda perché si tratta di un documento riservato>>. Ma la vicenda ha aperto un nuovo caso e il consiglio comunale straordinario che il presidente Enrico Scozzarella ha annunciato di convocare a breve si annuncia alquanto bollente. Lo stesso Scozzarella ha affermato: <<L’accoglienza non è un business. Tempo non ne abbiamo più e pertanto è giunto il momento che il consiglio comunale dia un preciso indirizzo politico al sindaco>>.

Arcangelo Santamaria