Cultura e Società

The leisure seeker (Ella & John) regia di Paolo Virzì

Con Helen Mirren e Donald Sutherlad – in uscita nelle sale a gennaio. Voto : 8

La prima prova in America per il regista Paolo Virzì, che mi piace molto, autore anche della sceneggiatura, assieme a Francesca Archibugi e Francesco Piccolo, di questo film presentato, in concorso, alla 74ma mostra del cinema a Venezia.
Con due pezzi da novanta come Donald Sutherland e Helen Mirren era difficile sbagliare, e infatti è sicuramente un film da vedere. Una coppia di anziani coniugi, entrambi malati, all’insaputa dei figli decide, un bel giorno, di scappare a bordo del proprio vecchio camper anni ’70 per concedersi, contro il volere di medici e familiari, un’ ultima vacanza on the road verso la Florida.
Non è la prima volta che Virzì affronta il tema degli ultimi anni di vita delle persone anziane, che, secondo il regista, hanno il sacrosanto diritto di decidere come e dove finire la propria esistenza; vi ricordate l’interpretazione di Stefania Sandrelli in “La prima cosa bella”?
Mi è venuto in mente anche l’altro film di Virzì, “La pazza gioia”. Anche lì le due protagoniste, Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, decidono di fuggire dalla clinica psichiatrica per essere felici e sè stesse fino in fondo, anche contro il volere degli altri, di quelli che hanno il,potere. , in quel caso i medici.
Si vede che sono tematiche che stanno particolarmente a cuore al regista. Certo non c’è solo questo nel film. Ripercorriamo con i due protagonisti la loro intera vita, un lungo rapporto fatto di amore e complicità durato oltre cinquant’anni, un rapporto esclusivo dal quale anche i figli, ormai grandi, si sentono esclusi.
Brillante la sceneggiatura, si ride molto, anche se un po’ si capisce come andrà a finire e anche se in certi momenti, c’è un po’ una ridondanza nel voler affrontare esaustivamente tutti gli aspetti della vita dei due protagonisti, in maniera forse un po’ prevedibile e scontata. Ma la bravura dei due attori, che davvero vanno apprezzati in lingua originale, mi ha fatto sorvolare sugli aspetti più discutibili del film, che rimane comunque un film leggero pur affrontando temi anche dolorosi e delicati come quelli della vecchiaia e della malattia. Come fa sempre Virzì, d’altronde, che è bravo proprio per questo. I suoi film sono quasi tutti dolci/amari. Donald Sutherland si meriterebbe una Coppa Volpi per questa interpretazione che, pensando ai grandi attori italiani, avrei visto molto bene affidata al nostro Marcello Mastroianni. Raramente alle proiezioni riservate alla stampa e agli addetti ai lavori si sentono un applauso e un’ovazione così grandi senza la presenza dell’attore in sala, ma è successo proprio così stamane, quando, nei titoli di coda, è apparso il nome Donald Sutherland.
Indimenticabile Casanova felliniano, ha raccontato di non avere avuto un attimo di esitazione nell’accettare la proposta di Virzì, che ha rivelato di avere pensato immediatamente a loro per il ruolo dei due protagonisti, con la paura che non accettassero.
Amerete anche la musica e i paesaggi di questa America del Sud,e le tante citazioni della cultura americana (Hemingway e i road movies) che fanno capire come Virzì sia un grande appassionato
In questo momento durante la conferenza stampa, c’è stata un’altra ovazione per Donald Sutherland!
E siccome questa è una competizione, spero proprio che questo film porti a casa qualche Leone!

 

Giovanna Lombardo

Inviata alla 74^ mostra d’arte cinematografica di Venezia