Il coordinamento dei comitati cittadini sui costi della gestione rifiuti
Il coordinamento provinciale dei comitati cittadini, con il proprio rappresentante, il dottor Carlo Garofalo, interviene sulla questione riguardante il costo del servizio rifiuti in provincia di Enna. <<Apprendiamo ancora una volta dalla stampa- dice Garofalo- le difficoltà di Sicilia Ambiente ad assicurare il servizio di raccolta in provincia e questa volta perché le tariffe approvate dai consigli comunali in tutta la provincia portano ad un complessivo di circa 16 milioni di euro, “di gran lunga inferiore rispetto al costo elaborato” dalla stessa Sicilia Ambiente>>. Secondo Garofalo <<c’è una contraddizione di fondo in tutto questo: il soggetto gestore elabora un proprio piano e chiede che i consigli comunali, unici titolari della potestà per determinare la tariffa, anziché entrare nel merito, a parere del gestore, dovrebbero solo fare una presa d’atto del piano di Sicilia Ambiente. Come dire: se dobbiamo dare in appalto dei lavori, è la stessa ditta aggiudicataria dei lavori che ne fissa il prezzo! Seconda constatazione: il costo o si determina sulle effettive esigenze di organizzazione e di espletamento del servizio o si determina sulla base delle “effettive esigenze” della Società. Ci pare che si voglia fare prevalere quest’ultima ipotesi che va a discapito dell’intera collettività. La contraddizione di fondo sta negli atti preliminari, quando l’Ato affidò in house a Sicilia Ambiente il servizio senza alcun capitolato di appalto e senza alcun piano industriale, contraddizione mantenuta in essere fino a oggi, pur in presenza di una sentenza del Cga che ha dichiarato illegittimo tale affidamento. La contraddizione – afferma Garofalo- sta nel fatto che ad oggi non conosciamo né il piano industriale, né l’organigramma della società, né le modalità ed i relativi costi del servizio. Ad oggi, tra l’altro, Sicilia Ambiente non può nemmeno dirci quanto è costato il servizio l’anno precedente e l’anno precedente ancora, in quanto i bilanci 2008 e 2009 non risultano, per quello che ci è dato sapere, approvati>>. Interrogativi pesanti quelli dei comitati cittadini, che aggiungono:<<Vorremmo a questo punto conoscere il costo del servizio complessivo e vorremmo conoscere, altresì, il piano industriale. In assenza di questi dati, ogni discussione è priva di fondamenta, compreso il problema del personale e le continue minacce di licenziamento. Anche qui vorremmo capire la riduzione del 40% di personale così come appare ogni giorno sulla stampa; non si riesce a capire di quale personale si parla. Vorremmo ricordare al “management” di Sicilia Ambiente e a noi stessi che già il primo consiglio di amministrazione dell’Ato è stato rinviato a giudizio per aver trasformato 101 assunzioni da tempo determinato a tempo indeterminato>>.
Arcangelo Santamaria