Politica

Mozione per abbattere le barriere architettoniche delle strutture pubbliche

<<Sia garantito il diritto dei disabili di accedere a edifici ed altre strutture pubbliche>>. E’ questa la richiesta dei consiglieri comunali, Giuseppe Interlicchia, Sirio Di Blasi e Francesco Oliveri, del gruppo di maggioranza “Leanza Sindaco”. I tre hanno presentato una mozione, sottoscritta dagli altri 6 componenti del gruppo consiliare, che intende dare un indirizzo politico all’amministrazione comunale, tendente ad abbattere le barriere architettoniche esistenti. <<Per diversi anni, il diritto dei disabili di accedere a edifici ed altre strutture aperte al pubblico – dicono- e’ stata sottovalutata dalle amministrazioni comunali. Per favorire l’integrazione delle persone disabili (ciechi, sordi, disabili motori) e non (anziani) nella società, è stata promulgata nel 2007 la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata in Italia con legge ordinaria numero 18 del 3 marzo 2009. Tra i Principi generali della Convenzione si evidenzia l’accessibilità ossia la possibilità, anche per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di raggiungere l’edificio e le sue singole unità immobiliari, di entrarvi agevolmente e di fruirne spazi e attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia. Si tratta pertanto di misure, che includono l’identificazione e l’eliminazione di ostacoli e barriere all’accessibilità, applicabili a edifici, viabilità, trasporti e altre strutture interne ed esterne, comprese scuole, alloggi, strutture sanitarie e luoghi di lavoro>>. Cosa propongono Interlicchia, Oliveri e Di Blasi? << In coerenza con la volontà di ristrutturazione del Comune da parte dell’amministrazione, proponiamo di dotare lo stesso di un ascensore idoneo ad agevolare l’accesso ai piani superiori da parte dei disabili. Inoltre, vista la realizzazione della rampa di accesso che “facilita o dovrebbe facilitare” l’ingresso al marciapiede sollevato da terra, che immette direttamente ai locali comunali, vedi ufficio anagrafe, vorremmo intanto che per lo stesso vengano abbattute le barriere architettoniche, montando degli scivoli o demolendo questi impedimenti. Ci auspichiamo però che lo stesso ufficio anagrafe e, ad esempio, l’ufficio protocollo (quelli che di fatto risultano essere più fruiti dai cittadini) possano essere spostati al piano terra, al posto dell’attuale biblioteca comunale, impegnando l’Amministrazione a trasferire questa ultima in locali più adeguati alle esigenze di studenti e non. Il tutto da realizzare compatibilmente con le risorse comunali a disposizione>>.