Politica

Non ci sono i soldi per i servizi essenziali ma il Comune bandisce tre concorsi. Interrogazione del consigliere Scozzarella

Come può il sindaco Leanza bandire i concorsi per tre figure apicali, se sino a pochi giorni fa ha dichiarato che non ha un euro in cassa? E’ questa la domanda che si pone il capogruppo di minoranza Enrico Scozzarella e che formula attraverso un’interrogazione, allo stesso sindaco, al presidente del consiglio, al responsabile dei servizi finanziari del Comune e al collegio dei revisori contabili. Secondo l’esponente Mpa infatti, la delibera di Giunta del 26 ottobre con la quale “si procedeva all’attivazione di procedure concorsuali per l’assunzione di nuovo personale, mediante concorsi esterni e senza concorso pubblico, viola palesemente la nuova riforma Brunetta, che prevede a decorrere dal 1 gennaio 2010, il concorso pubblico ai sensi dell’ art. 62 del decreto legislativo 150/2009 e da quanto sancito dalla Corte dei Conti.” Scozzarella ritenendo l’argomento di massima urgenza, chiede al presidente del consiglio di inserirlo alla prossima seduta e agli organi in indirizzo di dare informazioni in ordine ai provvedimenti da adottare in consiglio, alla luce anche delle dichiarazioni del sindaco riportate dalla stampa, secondo le quali i drastici provvedimenti assunti per ridurre il disavanzo finanziario, erano dovuti al fatto che il Comune versi in condizioni disastrose. Scozzarella chiede pure al sindaco Leanza, se l’Ente abbia previsto la spesa corrente per i lavoratori contrattisti nella programmazione finanziaria, nonché di verificare che il volume complessivo della spesa per il personale in servizio non sia superiore al parametro stabilito dalla legge e che il rapporto medio tra dipendenti in servizio e popolazione residente non superi quello determinato per gli enti in condizioni di dissesto.

Rino Caltagirone