Cultura e Società

Commemorati il Col. Tuttobene e il carabiniere Barbarino

Martedì mattina, con una messa solenne, celebrata da don Filippo Berrittella, presso la chiesa di San Giovanni Bosco, Valguarnera, ha ricordato due suoi figli, entrambi carabinieri, uccisi nell’esercizio delle loro funzioni. Si tratta del colonnello Emanuele Tuttobene, ammazzato dalla Brigate Rosse, a Genova, il 25 gennaio 1980, e del carabiniere, Giuseppe Barbarino che 9 anni prima, il 25 gennaio 1971, sul treno Torino-Genova, fu trucidato da due galeotti che avevano tentato la fuga durante il trasferimento da un carcere all’altro. Un tragico destino ha voluto che il 25 gennaio, Valguarnera perdesse due suoi figli, due carabinieri, due servitori dello Stato. Martedì mattina, all’interno della chiesa di San Giovanni Bosco, oltre ai familiari dei due militari uccisi, c’erano i vertici dell’arma dei carabinieri della provincia di Enna con in testa il colonnello, Baldassare Daidone. A rendere omaggio ad Emanuele Tuttobene e Giuseppe Barbarino anche le rappresentanze di altre forze dell’ordine e la comunità valguarnerese (scuole, associazioni e istituzioni politiche), guidate dal sindaco Sebo Leanza. Il senso del dovere, il rispetto delle istituzioni e il nobile sentimento dell’altruismo, sono stati i messaggi trasmessi durante la cerimonia, soprattutto alle scolaresche presenti che rappresentano il futuro della comunità. Le figure di Emanuele Tuttobene e di Giuseppe Barbarino, sono le icone di chi vuole seguire la retta via del cittadino modello. In chiesa è stato letto il messaggio inviato a Valguarnera dal magistrato, Mario Tuttobene, figlio del colonnello ucciso dalle Brigate Rosse. Mario Tuttobene era impegnato a Genova in un’altra commemorazione. Il sindaco Leanza, oltre a sottolineare il rispetto della legalità, a promesso un maggiore decoro per le piazza cittadine intitolate a Tuttobene e Barbarino che da anni patiscono la scarsa manutenzione.

Arcangelo Santamaria