Cronaca e Attualità

Indignazione generale per la vicenda degli operatori di Sicilia Ambiente

Sta suscitando una levata di scudi, il continuo supplizio che subiscono i lavoratori di Sicilia Ambiente, soprattutto quelli impegnati per le strade, (operatori ecologici ed autisti), che da mesi non percepiscono lo stipendio e che sono costretti a lavorare senza indumenti e attrezzi da lavoro. Da più parti si solleva un coro di proteste. Il consigliere comunale Filippa Greco, dice:<<Questi lavoratori hanno tutta la mia solidarietà. Sono questi lavoratori gli eroi dei nostri giorni e assieme a loro e per noi tutti dobbiamo condurre una battaglia che ci permetta di abbattere il sistema mostruoso che si è creato con gli Ato Rifiuti. Per lo più- conclude Filippa Greco- perché ci sono state recapitate bollette con cifre da capogiro>>. Anche i giovani si indignano. Uno di questi, Antonio Speranza, ha indirizzato una lettera alla nostra redazione in cui dice: <<Ho appena letto l’articolo a proposito dei disagi riguardanti i pagamenti dell’Ato ai dipendenti. E’ una bruttissima notizia, soprattutto per questi dipendenti e le loro famiglie, che sancisce ulteriormente il fallimento di questi carrozzoni clientelari. A farne le spese poi siamo noi cittadini, loro, i dipendenti, e l’ambiente. Di questo passo- dice il giovane Antonio- partiremo con la raccolta differenziata forse nel 2012. A momenti sta diventando obsoleta e noi la dobbiamo ancora iniziare, anche se credo la gente sia pronta a fare qualcosa. Credo che al momento manchino i mezzi e gli operatori per fare la differenziata porta a porta, ma allora perché non iniziare differenziando l’umido, visto che abbiamo l’impianto di compostaggio a pochi chilometri dal paese, e i costi di trasporto sarebbero contenuti?  Pensavo, perché non mettere dei bidoni per l’umido nei posti dove la produzione di questo materiale è più alta, cioè al cimitero, nei negozi di frutta e verdura, nelle chiese, dai fiorai e alla mensa scolastica? E’ chiaro che se poi i cittadini vogliono consegnare autonomamente anche il proprio umido, sarebbe possibile. Come funziona? Il comune deve fare una convenzione coll’impianto per fare smaltire i rifiuti organici là? E’ così impossibile da realizzare? E’ che viene difficile accettare che in quell’impianto smaltiscono i rifiuti da altre parti d’Italia e noi che l’abbiamo a due passi non ne approfittiamo.>>.

Arcangelo Santamaria