Cronaca e AttualitàCultura e Società

Petizione popolare per spostare la Guardia Medica

L’associazione “Innovazione Socio-Politico-Culturale”, presieduta dal professore, Filippo Cocilovo, chiede il trasferimento della Guardia Medica, dall’attuale sede periferica, ad una più centrale. << Su richiesta di molti cittadini- dice Filippo Cocilovo- abbiamo indetto una petizione popolare, finalizzata alla richiesta di spostare la sede della Guardia Medica, da quella attuale, sita di fronte alla zona cimiteriale, ad una zona più centrale e più accessibile alla stragrande maggioranza dei cittadini, soprattutto quelli più disagiati, per mancanza di mezzi di trasporto o per difficoltà deambulatorie>>. Qualche anno addietro, l’Asp (Azienda sanitaria provinciale), per ragioni economiche, decise di spostare il presidio di Guardia Medica, dalla centralissima via Tommaseo, che si affaccia su

piazza della Repubblica, ai locali del poliambulatorio comunale “Sebastiano Arena”, che si trova appena fuori il centro abitato. I locali di via Tommaseo, erano di proprietà privata e l’Asp pagava un cospicuo affitto, mentre quelli del poliambulatorio comunale, sono di proprietà dell’Asp. Presso il poliambulatorio “Sebastiano Arena”, si trovano anche l’Ufficio Sanitario e diversi altri locali che vengono utilizzati come centri di medicina specialistica. All’interno del poliambulatorio, inoltre, si trova la sede del 118. Nonostante la logica convergenza di tutti questi servizi, la cittadinanza valguarnerese non ha mai digerito il trasferimento della Guardia Medica, alla periferia del paese. <<Il problema – afferma Filippo Cocilovo- investe tutti i cittadini, soprattutto nelle ore notturne. Si invitano, pertanto, tutti i valguarneresi a firmare la petizione. Presso la sede della nostra associazione, sita in via San Liborio 121, è aperto uno sportello di “Ascolto, Informazione e Consulenza”, dove nei giorni di martedì e giovedì, dalle 17,00 alle 19,00, è possibile depositare la propria firma. La raccolta delle firme si chiuderà il marzo>>. Logica la domanda finale: Ma non è il medico di guardia che và a casa dei pazienti?
Arcangelo Santamaria