Cultura e Società

“Innovazione” tenta di dare una scossa al mondo del lavoro

Il simposio di Innovazione (1) Scommettere su se stessi,. Non aspettare più l’aiuto clientelare del mondo della politica, ma pretendere dalle istituzioni la creazione delle infrastrutture necessarie allo sviluppo delle proprie imprese. Sono questi alcuni dei principali messaggi usciti furori dal convegno che ieri mattina si è svolto presso l’auditorium dell’Istituto Professionale “Giacomo Magno”. A fare gli onori di casa, gli organizzatori dell’evento, l’associazione “Innovazione”, presieduta da Filippo Cocilovo, al tavolo dei relatori , assieme al suo vice, Rino Scarpaci e al dottor Carlo Garofalo. Ospiti d’eccezione, l’assessore regionale all’Industria, Marco Venturi, il segretario regionale di Confartigianato, Totò Puglisi e il presidente regionale delle Lega Cooperative, Elio Sanfilippo. Tema caldo, quello del lavoro, in periodo di forte recessione e in un territorio particolarmente disagiato, come è quello della provincia di Enna. Da qualche tempo, a Valguarnera, paese che sta subendo la crisi del polo tessile e la perdita di centinaia di posti di lavoro, l’associazione, “Innovazione”, sta cercando di stimolare il tessuto sociale cittadino, con varie iniziative. Dal simposio di venerdì mattina, qualora ce ne fosse stato ancora bisogno, sono usciti fuori dati allarmanti e ricette per curare mali oramai cronici, come quello dell’assistenzialismo, dell’illegalità e della mancanza di infrastrutture che determinano il gap con il resto della nazione. E allora che fare? Dalle parole ai fatti, senza preamboli, a portare concretezza sono stati gli imprenditori del polo tessile, Salvatore Scribano, Salvatore Martorana e Nino D’Angelo. I primi due, produttori di abiti per uomo, camice e cravatte, hanno raccontato le loro storie di duro lavoro e di successo e non hanno risparmiato bacchettate al mondo politico. <<Ha indebolito gli artigiani>> ha detto Salvatore Scribano, e ancora più esplicito, Salvatore Martorana :<<Chi governa non ha nessun interesse, affinché il popolo siciliano vada avanti con le proprie forze>>. Speranza ai giovani presenti, sono arrivate dalla testimonianza di Nino D’Angelo che oltre a creare un’azienda che produce accessori per gli opifici tessili, con altre 11 persone ha fondato una cooperativa che produce zafferano. Unirsi in cooperative, puntare sui centri storici abbandonati e non sperperare denaro pubblico, sono stati alcuni dei suggerimenti provenienti da Elio Sanfilippo e Totò Puglisi. Una linea ampiamente condivisa dall’assessore regionale Marco Venturi, che ha parlato dei tanti soldi pubblici sperperati in Sicilia tra il 2000 e il 2006. ed ha aggiunto: <<Abbiamo 500 mila aziende ma l’85% non ha più di 15 dipendenti. Bisogna fare crescere queste, eliminando l’eccesso di burocrazia e assistenzialismo (chiudiamo le 12 società miste esistenti che sono uno scandalo), ma anche combattendo la mafia ogni giorno>>. Saluto conclusivo del sindaco Leanza, d’accordo sulla politica del fare e dichiaratosi disposto a collaborare con “Innovazione”.

Arcangelo Santamaria