Cronaca e Attualità

Anche la provincia di Enna a Roma per manifestare per l’acqua pubblica

Gli ennesi a Roma Tra le 300 mila persone che sabato scorso a Roma , hanno manifestato, per dire “sì all’acqua pubblica e no al nucleare”, c’era anche la provincia di Enna con una delegazione del Coordinamento dei Comitati Cittadini Ennesi, componente del comitato referendario provinciale. A guidare la truppa ennese, il coordinatore provinciale, Carlo Garofalo, che nella trasferta capitolina era accompagnato da Pippo Catalfamo, Pippo D’Angelo, Francesco Scarlata e Massimo D’Angelo.<<Come è a tutti noto- dice Carlo Garofalo- il prossimo 12-13 giugno gli italiani saranno chiamati ad esprimersi su 4 quesiti referendari, di cui due riguardano l’abrogazione delle norme che privatizzano l’acqua, uno riguarda l’abrogazione di quelle norme che consentono di costruire nuove centrali nucleari ed infine l’ultimo riguarda l’abrogazione delle norme che prevedono il legittimo impedimento>>. Garofalo, afferma:<<Enna è stata tra le prime province ad avere privatizzato il servizio idrico e sempre in Sicilia, grazie alla resistenza di cittadini e sindaci, ben 4 province hanno ancora l’acqua pubblica. Questo processo ha comportato un notevole incremento dei costi di consumo e di pari passo questo non ha comportato un miglioramento qualitativo e quantitativo del servizio; sono aumentati i disservizi e la mancanza di sportelli stabili nei Comuni ha comportato notevoli difficoltà per gli utenti ad avere una interlocuzione con il gestore, in caso di necessità. Per non parlare poi della potabilità dell’acqua (ricordo a tutti le note vicende di Aidone) o dei ritardi negli investimenti per il rifacimento delle reti idriche>>. Carlo Garofalo, invita alla partecipazione al referendum:<<Oggi abbiamo nelle mani l’arma legale e democratica che ci consente di rimettere in discussione l’attuale sistema, basato sui profitti su un bene comune ed indispensabile per la vita. Noi ci auguriamo che il popolo italiano il 12 e 13 giugno si rechi presso i seggi elettorali per fare raggiungere il quorum necessario e di conseguenza rendere valido il referendum. Questo è il passo necessario e indispensabile perché l’acqua torni pubblica e nessuno possa speculare. In provincia di Enna- conclude- stiamo nel frattempo preparando i comitati territoriali comunali e nei prossimi giorni apriremo la campagna referendaria. Invitiamo quanti volessero partecipare attivamente a questa battaglia di democrazia e libertà a contattare il nostro comitato referendario o i referenti locali. Le porte sono aperte a tutti, a prescindere dalla propria ideologia o appartenenza politica, perché l’acqua è di tutti e tutti abbiamo diritto all’acqua. Il nostro motto è: “si scrive acqua, si legge democrazia”>>.

Arcangelo Santamaria