Cronaca e Attualità

Alessandria, originario di Piazza Armerina ucciso a sprangate e buttato in un contenitore d’olio

carabinieri Ucciso a sprangate e nascosto in un vecchio bidone di olio minerale in un garage di un quartiere residenziale di Alessandria: è morto così Giampierluigi Cannetti, di 35 anni, di Piazza Armerina (Enna), da anni trasferito in Piemonte. A far scoprire il cadavere sono stati la ex moglie, di 34 anni, e il patrigno di quest’ultima, di 59 anni, sottoposti a fermo dalla Procura di Alessandria con l’accusa di concorso in omicidio pluriaggravato.
Ai magistrati e ai carabinieri hanno raccontato di aver ucciso Cannetti nella notte fra sabato e domenica e di aver poi portato il corpo nel garage. Per quanto riguarda il movente, dopo il giallo, delle prime ore, è emersa l’ipotesi che al momento appare la più probabile e che hanno indicato la stessa donna e il patrigno. I due hanno detto di aver commesso il delitto per maltrattamenti pregressi che sarebbero stati compiuti negli anni passati da Cannetti.
Tutto però è ancora al vaglio dei carabinieri del comando provinciale di Alessandria e dei sostituti Procuratori della Repubblica della città piemontese ai quali l’uomo e la figliastra si sono rivolti dopo essere stati, sempre oggi, accompagnati da un avvocato, alla Procura della Repubblica di Torino.
Secondo il loro racconto, il delitto è stato commesso, a colpi di spranga, nella casa dove vive la donna, nel quartiere Cristo di Alessandria e dove Cannetti ha continuato a mantenere il domicilio anche dopo la separazione. Il cadavere è stato poi portato nel garage e sistemato in un fusto utilizzato in passato per contenere olio minerale.
Secondo alcuni testimoni che abitano vicino al garage, effettivamente nella giornata di domenica è stato visto un furgone bianco avvicinarsi al garage e alcune persone scaricare qualcosa e poi andare via. I Carabinieri hanno fatto un sopralluogo nella casa della donna e – da quanto si è riusciti a sapere – hanno trovato tutto in ordine.

(Fonte: La Repubblica)