Politica

La sezione valguarnerese del PD si mobilita per il referendum

Referendum-campagna-acqua-striscione Anche la sezione valguarnerese del Partito Democratico, si schiera per il “Si” ai referendum del prossimo mese di giugno. <<La segreteria del PD di Valguarnera- dice il segretario di sezione, Fabio Arena- di concerto con la posizione del partito a tutti i livelli istituzionali, esprime la propria posizione riguardo i 4 quesiti referendari che saremo chiamati a votare il prossimo 12 e 13 giugno. <<La nostra posizione- aggiunge Arena- è quella di votare Si in tutti e 4 i quesiti referendari. È importante ricordare che per rendere efficaci le modifiche alle attuali normative vigenti bisognerà votare Si, essendo il referendum abrogativo>>. Il Pd è già al lavoro e il suo segretario sostiene:<<Cercheremo di attivare una serie di iniziative volte a promuovere la partecipazione popolare che, siamo fiduciosi, sarà massiccia. Sarà importante, infatti, superare la quota di sbarramento meglio conosciuta come quorum, al fine di rendere valida la votazione referendaria. Si ricorda ai cittadini che per superare il quorum sarà necessario che vadano a votare il 50% + 1 degli aventi diritto al voto. Chiediamo quindi a tutta la gente di Valguarnera e non solo di andare a votare per esprimersi in merito a questi temi molto delicati. Il voto di ciascuno di noi sarà determinante>>. Secondo Fabio Arena <<cassare le attuali norme, ad esempio quelle riguardanti l’acqua pubblica, significa rendere più accessibile a tutti un bene prezioso e vitale qual è l’acqua. Per questa battaglia di civiltà dobbiamo tutti apportare il nostro contributo per non rivedere mai più scempi come quelli a cui abbiamo dovuto assistere anche nei nostri paesi dove, coloro che non potevano pagare le bollette, hanno subìto il “taglio” delle proprie utenze domestiche. Siamo certi di potercela fare, tutti insieme. Peraltro siamo confortati e speranzosi di un ottimo risultato grazie anche alle notizie che ci giungono dalla Sardegna. Giorno 15 e 16 saggio si è svolto infatti nell’isola sarda un referendum consultivo che ha anticipato quello nazionale. La Sardegna ha detto Si alla modifica della norma che prevede la costruzione di nuove centrali nucleari in Italia e lo ha gridato forte con un’affluenza del 59% e con oltre il 97% delle preferenze>>.

Arcangelo Santamaria