Cultura e Società

Successo del mondo dell’associazionismo con la Passio Christi

Giuseppe Maenza (Gesù) Bilancio positivo per la Passio Christi andata in scena per le strade del paese il giorno di Pasqua. La manifestazione, realizzata con il contributo del comune di Valguarnera, è stata organizzata dall’associazione socio culturale Aretè del presidente Gaetano Sottile e dalla  Pastorale Giovanile “Aghia” di don Filippo Salamone, in collaborazione con Marco Rizzone a cui è stata affidata la gestione logistico-organizzativa dell’evento. Un cast formato da 60 attori, ha messo in scena la passione, la morte e la resurrezione di Gesù. Giuseppe Maenza (Gesù), Ilenia Castellana (Maria), Luigi Lattuca (Pietro), Carmelo Spadaro, (Giovanni), Ivan Palacino (Giuda), Flavio Miliziano (Kaifa), Michele  Inserra e Lorenzo Stazzone (i Sacerdoti), don Filippo Salamone, (Pilato), assieme agli altri attori, tra i quali i membri dell’associazione dilettantistica sportiva “Francesco Moser” e l’associazione culturale musicale “Monsignor Giacomo Magno”, per circa 3 ore, hanno intrattenuto un folto pubblico, che ha seguito con interesse e stima, una rappresentazione che è ritornata sul palcoscenico valguarnerese dopo 2 anni di assenza. Al di là del profondo significato religioso che ricopre, la Passio Christi, qualora ce ne fosse ancora bisogno, ha messo in risalto una delle parti più sane e dinamiche della comunità valguarnerese; il mondo associazionistico e del volontariato. I vari momenti della Passio Christirappresentazione e le location scelte per le scene più salienti, hanno messo in risalto alcuni degli angoli più belli del paese, come piazza San Giuseppe e piazza colonnello Tuttobene con l’ex carcere borbonico, ora antiquarium cittadino. La Passio Christi, grazie anche all’ottimo lavoro svolto dalla polizia municipale (ogni tanto è bene sottolineare quando qualcosa ha funzionato), ha trasformato una vasta fetta del centro abitato in una vivibilissima pedonale, consentendo a centinaia di persone di rimpossessarsi di quelle strade che per la maggior parte dell’anno sono intasate di decine e decine di automezzi.

Arcangelo Santamaria

(foto: Gigi La Vaccara)