Cronaca e Attualità

In Sicilia bloccati i corsi per aiuto infermieri. Rilasciati attestati senza valore al prezzo di 2mila euro

asa oss In Sicilia c’è un mini-esercito di operatori socio-sanitari con qualifiche false o prive di valore legale. Rilasciate da enti e associazioni con sede in Emilia, Campania e Toscana, non accreditate né dal ministero né dall’assessorato regionale alla Salute. Titoli pagati oltre duemila euro, che, però, sono carta straccia e hanno creato un bacino di oltre 4 mila operatori, a fronte dei 2.600 richiesti. A denunciarlo è la Federazione delle Professioni Infermieristiche e Tecniche Migep, che ha chiesto spiegazioni all’assessorato alla Salute. Da piazza Ottavio Ziino rispondono di non aver mai autorizzato corsi di formazione e annunciano il blocco degli stage nelle strutture ospedaliere. Ma il caso sbarca in sesta commissione all’Ars: con una lettera ufficiale, il Migep ha chiesto un’audizione. Tutto comincia con l’accordo Stato-Regioni nel 2001, che individua la figura e il relativo profilo professionale. Solo 9 anni dopo, nel 2010, la Regione detta le regole dell’istituzione dei corsi di formazione professionale e a gennaio scorso istituisce l’albo regionale degli Enti pubblici e privati, accreditati a svolgere l’attività. Peccato che dal 2006 al 2010, in assenza di riferimenti normativi, la Sicilia sia già diventata terra di conquista. In quattro anni, sono circa quattromila i siciliani che hanno acquisito la qualifica. A rilasciarla sono istituti operanti fuori regione, senza l’autorizzazione regionale, come l’Asl di Empoli, che nel 2006 e nel 2008 ha continuato a formare operatori nonostante l’esplicita diffida delle Regioni. Altri hanno acquisito la qualifica frequentando corsi promossi da istituti siciliani senza alcuna autorizzazione. Per non parlare dei certificati rilasciati da associazioni accreditate in Emilia Romagna per la “riqualifica” degli operatori da ausiliari a socio-sanitari. Certificati spacciati come “attestati” che costano oltre 2 mila euro. Le conferme arrivano da una lettera del direttore generale dell’assessorato Lucia Borsellino, che in due missive, l’ultima del 23 maggio, dopo le denunce del Migep, vieta di attivare corsi di formazione. E comunque nega ogni responsabilità di controllo sugli enti. In più, con una circolare inviata a tutte le strutture sanitarie, blocca i tirocini per corsi organizzati da qualsiasi associazione. Tra gli enti tuttora attivi in Sicilia, il Migep denuncia la napoletana Asnoss e la siciliana Arsonoss, che rilascerebbero un’autorizzazione munita di un falso visto ministeriale. Le associazioni si difendono: «Tutte le attività formative riservate ai nostri associati sono corredate da relative autorizzazioni di organi competenti», si legge in una nota del presidente della Asnoss. Ma i fatti sono al vaglio delle autorità. «All’assessore Massimo Russo — dice Angelo Minghetti, presidente di Migep — chiediamo di chiarire il valore di questi attestati e di creare un elenco anagrafico. Non si può permettere questa truffa ai danni degli studenti»

(fonte: La Repubblica del 16/06/2011)