Scuola e Università

Altra sentenza in favore dei precari della scuola

Nuova clamorosa sentenza in favore dei precari della scuola che oramai stanno “bombardando” di ricorsi giudiziari il ministero della Pubblica istruzione, guidato dal ministro Gelmini. Anche questa volta ad annunciare l’ennesimo punto a favore dei precari è il Codacons con il responsabile di settore, Nicola Basilico. <<E’ con grande soddisfazione – dice Basilico. che vi segnaliamo l’importante successo di una precaria Ata che, grazie alle reiterazioni di contratti a termine per oltre 36 mesi, si è vista riconoscere dal Tribunale di Napoli, in funzione di giudice del Lavoro, la (sacrosanta!) conversione del proprio rapporto di lavoro a termine in subordinato a tempo indeterminato. Il giudice napoletano, verificato che le esigenze non erano transitorie ma permanenti e durevoli, come provato dalla circostanza che solo il 39% del fabbisogno del personale nel settore scuola era soddisfatto con assunzioni a tempo indeterminato”, ha ritenuto la domanda di ottenimento di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato fondata e, pertanto, l’ha accolta “in forza della applicazione dell’art. 5, comma 4 bis, del D.Lgs. n. 368/01, considerato che l’istante tra il 24 dicembre 2007 ed il 25 novembre 2009 ha stipulato un contratto a termine, ancora in corso all’1 aprile 2009, che, con gli altri contratti a termine antecedenti, supera la durata massima di 36 mesi di cui alla predetta disposizione”.>>. Sono tante le speranze, quindi per i precari della scuola, che da addirittura decenni vanno avanti con contratti a termine. << E’ un altro brutto colpo- commenta Nicola Basilico- per la Gelmini che continua a glissare sull’argomento, probabilmente per paura, senza rendersi conto di ciò che sta accadendo davvero: i Tribunali del Lavoro di Genova e Livorno, la Corte di Appello di Firenze, perfino la Suprema Corte di Cassazione e lo scorso 16 giugno il Tribunale di Napoli, hanno smascherato finalmente la prassi abusiva della Pubblica Amministrazione, di fare sottoscrivere contratti a termine per risparmiare (incuranti dei diritti dei lavoratori!). È ora di alzare la voce- afferma l’esponente del Codacons, rivolgendosi ai precari- e fare sentire le vostre giuste recriminazioni all’amministrazione pubblica, colpevole – alla stregua del peggiore datore di lavoro privato – di sfruttare la vostra professionalità, la vostra passione di insegnanti e assistenti tecnici senza curarsi che così facendo lucra sulla in modo completamente gratuito. Non restate nell’anonimato per paura di chissaché o, peggio ancora, per semplice pigrizia. Diverse migliaia di vostri colleghi hanno già aderito all’iniziativa Codacons e in molti, anche con le sentenze ricordate, hanno avuto soddisfazione in giudizio. Insomma, cosa aspettate ancora? C’è tempo fino al 31 luglio prossimo. Non ingoiate questo rospo, ne vale del vostro futuro>>.

Arcangelo Santamaria