Politica

Degrado nella zone periferiche del paese. Scozzarella punta il dito contro l’amministrazione

L'ingresso della villetta comunale in contrada Marcato invasa da erbacce Quartieri abbandonati all’inerzia e all’oblio del tempo. Cassonetti ricolmi di spazzatura, strade sporche, erbacce che fanno capolino. Basta farsi un giro con la macchina fotografica per rendersene conto. Il capogruppo dell’MpA in consiglio Enrico Scozzarella critica l’attuale amministrazione comunale rea di non aver fatto nulla dal punto di vista urbanistico. Giustissimo, ma sino all’anno scorso, non era però un autorevole esponente della vecchia maggioranza? “Denuncio- afferma- lo stato di abbandono del paese, soprattutto in contrada Marcato e contrada Spirito Santo. Tutte le promesse fatte da questa compagine politica in campagna elettorale, sin’ora sono risultate vane. Ho sollecitato vari interventi di riqualificazione urbanistica ponendo attenzione alle strade che sono un colabrodo, alla sporcizia che vi regna e alla carenza degli impianti di illuminazione. Ma non sono stato ascoltato”. Scozzarella si sofferma a parlare in particolare della villa comunale di contrada Marcato, unico luogo della zona dove i bambini potrebbero giocare ed invece lasciata al destino degli incendi estivi: “ Essa- continua- è abbandonata a se stessa, piena di erbacce e infestata da L'ingresso della villa di contrada Marcato insetti e zecche”. Il sindaco e la sua Giunta in questi giorni stanno rappezzando alcune strade del centro, scordandosi di chi vive in periferia in condizioni deplorevoli come in questo quartiere”. Quartiere popoloso che, tra l’altro, annovera l’istituto professionale, i resti abbandonati di un villaggio preistorico e l’enorme struttura che un giorno dovrebbe ospitare il centro culturale polivalente. “L’anno scorso –conclude l’esponente MpA- il sindaco e i candidati al consiglio, hanno battuto a tappeto il quartiere per chiedere voti e fare promesse, ad oggi nessun risultato. Auspico adesso che si ricordino e che cambino marcia riservando le giuste attenzioni alle istanze della gente che vi vive”.

Rino Caltagirone