Cronaca e Attualità

Centro Polivalente. Dopo le firme raccolte nel 2005 ancora nulla è cambiato. Si mobilitano le associazioni locali

Il Centro culturale Polivalente di Valguarnera Una petizione popolare con oltre 700 firme nel luglio 2005, una pacifica manifestazione nel febbraio dello stesso anno da parte dei giovani di varie associazioni locali durante una seduta del consiglio comunale; negli anni seguenti e sino ad oggi proteste, interpellanze ed inviti vari, ma dell’apertura del Centro polivalente di contrada Marcato ancora neanche l’ombra. Adesso sta per partire una nuova petizione a cura di alcune associazioni locali. Una vera e propria cattedrale nel deserto, danneggiata in passato da atti vandalici con i quali sono stati divelte porte e sanitari e quant’altro, un’opera ultimata agli inizi del 2000 che sarebbe dovuta servire per attività culturali e ricreative di un certo spessore e che avrebbe dato ossigeno a centinaia di giovani e non impegnati nel sociale, rimane ancora chiusa a tripla mandata. L’opera quasi ultimata ma mai inaugurata, soprattutto per quel che riguarda il piano terra, è caduta nell’oblio nonostante le promesse elettorali dei vari sindaci succedutesi. E dire che è costata un paio di milioni di euro, mica noccioline, che ancora una volta testimoniano come si spreca il denaro pubblico. Ad accendere i riflettori adesso è il capogruppo di opposizione dell’MpA Enrico Scozzarella, che attraverso una mozione diretta alla Giunta Leanza, chiede con l’ausilio di un atto di indirizzo politico del consiglio comunale, di impegnarsi al completamento dell’opera e di sistemare l’area adiacente da destinare a verde attrezzato. Tutto ciò attraverso un serio progetto preliminare in modo da sfruttare qualsiasi tipo di finanziamento atto a completare l’opera; al presidente del consiglio comunale chiede invece, di convocare una apposita seduta per discutere del problema in modo da dare un indirizzo al sindaco e alla sua Giunta. “Ritengo- afferma Scozzarella- che l’apertura del Centro sia un’opportunità per tutta la cittadinanza e che possa contribuire a una maggiore interazione tra le realtà associative presenti nel territorio, per lo più costituite da giovani.” L’esponente MpA richiama poi una delibera del consiglio del luglio’89 concernente il piano triennale delle opere pubbliche concernente il completamento del Centro e la sistemazione dell’area adiacente a verde attrezzato con un impegno di spesa di un milione 180 mila. “Ma tutto –dice è rimasto nell’oblio”. Il rischio è che va a finire come l’asilo nido di contrada Montagna, un’opera costruita negli anni ’80, costata allora parecchie centinaia di milioni di vecchie lire e che non ha mai visto la luce. In molti oggi si chiedono: ma il collaudo del polivalente è mai avvenuto?

Rino Caltagirone