Politica

Il Consigliere Speranza propone di istituzionalizzare il servizio “Ri-utilizziamo”

“Ri – utilizziamo” sul territorio del Comune di Valguarnera. E’ questo il nome del progetto pilota, proposto tramite una mozione dal gruppo consiliare di maggioranza, guidato da Giuseppe Speranza. Un progetto proposto dallo stesso Speranza che ha ricevuto l’appoggio degli altri 8 componenti del gruppo. Ed è lo stesso Giuseppe Speranza a spiegare di cosa si tratta dicendo: <<Non è sicuramente un bisogno rilevato di recente, ma una tradizione e forse è già una cultura quella di scambiarsi, a livello familiare o amicale, indumenti, giochi per bambini, mobili che non trovano più la loro collocazione originaria e altri beni materiali. Le persone, nello spirito e nelle capacità dell’autogestione, cercano di evitare che quello che non serve più a loro venga dismesso definitivamente individuando qualcun altro che lo possa riutilizzare. Se è vero che questo processo di scambio avviene tra persone che si conoscono o attraverso il passaparola, è anche vero che molto continua ad essere eliminato in un’ottica di spreco collettivo ed ingiusto se si considerano le difficoltà economiche di molte famiglie o di persone sole>>. Appunto per evitare sprechi, questo nuovo progetto che come servizio sociale comunale risulta in fase di sperimentazione in alcuni paesi della comunità europea, con risultati eccezionali in Germania, Giuseppe Speranza, propone l’istituzionalizzazione di un servizio che secondo il consigliere comunale<< può divenire una risorsa economica significativa con notevoli vantaggi dal punto di vista dell’impatto ambientale. Organizzare un vero e proprio servizio- sostiene Speranza- che abbia come obiettivo, la raccolta, il recupero e il riutilizzo di vestiti, articoli per bambini, arredi, giochi, utensili per la casa ed altro. Attraverso l’istituzionalizzazione di questo servizio si potrebbe facilitare quella propensione naturale da parte dei nostri concittadini che potrebbero consegnare a titolo gratuito i beni destinati al riutilizzo. Il materiale raccolto ancora in buono stato, potrebbe essere consegnato presso la sede che andrà identificata in seguito, rifiutato in caso di esubero di un genere specifico, se non a norma di legge, se in evidenti cattive condizioni, se particolarmente obsoleto. Da non trascurare -conclude Speranza- l’eventuale ipotesi di concedere un contributo simbolico al fine di smaltire il bene consegnato, somma che chiaramente potrebbe contribuire a recuperare anche parzialmente le somme per gestire il servizio>>. Il coinvolgimento del servizio di Assistenza sociale e quello delle associazioni locali e ciò che i consiglieri di maggioranza chiedono al governo cittadino.

Arcangelo Santamaria