Cronaca e Attualità

15enne valguarnerese in condizioni gravi per aver mangiato funghi velenosi

I funghi Amanita phalloides Un ragazzo 15enne di Valguarnera è in condizioni gravissime per avere ingerito dei funghi avvelenati e il padre, sempre per la stessa ragione, si trova ricoverato presso l’ospedale Umberto I di Enna ma le sue condizioni non destano preoccupazioni. Ieri mattina, il ragazzo, in coma epatico, con l’elisoccorso è stato trasportato presso l’Ismet di Palermo, nella speranza che gli si possa salvare la vita. <<Padre e figlio erano finiti presso l’ospedale di Enna, perché da qualche giorno lamentavano dolori intestinali nausea e diarrea, perché qualche giorno addietro avevano mangiato dei funghi raccolti dal padre nel territorio di Piazza Armerina>>. A raccontare l’episodio è il dottor Gianni Di Bella che assieme alla dottoressa Lisa Meschini, contattato dai medici del nosocomio ennese, per eseguire la diagnosi morfobotanica. Gianni Di Bella, grande esperto di funghi, proprio sabato sera si trovava a Valguarnera per parlare dei funghi degli Erei e presentare il suo ultimo libro. Il destino ha voluto che qualche ora più tardi dovesse correre in aiuto di una famiglia di valguarneresi che aveva raccolto, cucinato e ingerito funghi velenosissimi. <<Il padre- dice il dottor Di Bella- credeva di aver raccolto i cosiddetti Funghi di paglia ed invece, disgraziatamente, ha raccolto la Amanita Falloide, specie velenosa e mortale che nel ragazzo ha provocato una insufficienza epatica sino al coma epatico>>. In pratica il veleno entrato in circolo ha attaccato il fegato, un organo vitale che ha fatto entrare il ragazzo valguarnerese in coma epatico. Gianni Di Bella, in un periodo in cui in tanti si improvvisano esperti raccoglitori di funghi lancia un allarme e dice:<< Questa disgrazia, forse si sarebbe potuta evitare se fosse stata applicata la legge che prevede l’istituzione degli Ispettorati micologici. In ogni caso non bisogna fidarsi dell’esperienza di nessuno che non sia certificato e nel dubbio occorre fare controllare i funghi raccolti ai micologi dell’Asp (Azienda sanitaria provinciale). Comunque non mangiare mai funghi se non si è sicuri che siano commestibili>>.

Arcangelo Santamaria