Politica

Il sindaco Leanza: “Dobbiamo fare di più per il settore produttivo”

industria abbigliamentoIl sindaco Sebo Leanza, al fine di risollevare l’economia cittadina, promette un maggiore impegno verso le attività produttive valguarneresi. <<Il settore tessile e manifatturiero -dice il primo cittadino- per noi rappresenta un valore, per quello che è stato e per quello che è; un settore che si è inserito con forza nel contesto nazionale ed oltre. Un settore che ha esportato nel mondo il proprio prodotto altamente qualitativo, grazie alla qualità dei lavoratori e all’intelligenza degli imprenditori. Verso questo settore- ammette Leanza- obiettivamente abbiamo fatto poco e dobbiamo fare di più. Possiamo e dobbiamo farlo, aiutando le imprese nella pubblicizzazione e nella organizzazione di fiere. Per questo nei prossimi esercizi finanziari, con le risorse disponibili e con le risorse finanziarie che potranno essere assegnate al Centro Commerciale di Valguarnera, potremo avviare politiche a sostegno anche di questo settore>>. Dal tessile al settore agricolo. Il sindaco per l’agricoltura, afferma:<<Per la prima volta nel nostro paese, siamo riusciti a coinvolgere le associazioni di categoria e il recente regolamento del consiglio comunale che disciplina la filiera corta, creerà un significativo vantaggio agli operatori e ai consumatori>>. Per il settore edile, invece, Leanza dice: << Abbiamo effettuato l’intervento più significativo dal punto di vista economico. L’ampliamento del cimitero e la vendita di nuovi lotti renderà vitale il settore. Si stimano oltre 700 mila euro in un anno dall’avvio. Il bando è stato effettuato, le domande presentate e subito si procederà alla vendita ed assegnazione dei lotti e, quindi, si inizierà a costruire. Attendiamo, da parte del consiglio comunale, l’approvazione del regolamento del cimitero comunale, affinché si possano normalizzare situazioni dubbie e nel contempo salvaguardare anche quel patrimonio artistico che è costituito dalle vecchie tombe. Per questo stiamo rilevando fotograficamente l’esistente, per vincolarlo ed evitare che venga depauperato. La rigidità del regolamento annesso al Prg (Piano regolatore generale), provoca dei limiti in ordine alle concessioni e autorizzazioni. Per questo si è già dato mandato di rivedere le norme possibili, nelle more di rielaborare un Prg più rispondente alle esigenze urbanistiche della nostra comunità>>.

Arcangelo Santamaria