Scuola e Università

Pericolo di smembramento per il “G. Magno”.

L'Istituto Giacomo Magno

“Giù le mani del Giacomo Magno”. E’ questo l’urlo di lotta lanciato dal collegio dei docenti e dal consiglio d’istituto, riuniti dal preside, Elvio Avanzato. Entrambi gli organismi, all’unanimità, hanno deliberato per il mantenimento della sede della scuola valguarnerese, che ha istituti distaccati a Barrafranca, Aidone, Catenanuova e Centuripe. Il battagliero vice preside, Vittorio Speranza, dice: << La Provincia regionale di Enna, entro il 15 novembre, deve presentare un piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica per gli istituti di secondo grado della provincia. Abbiamo fatto due incontri alla Provincia, tra tutti gli istituti e gli enti locali e dopo ampio dibattito, la maggioranza dei presenti (con il voto contrario di soli 3 presidi), si è espressa per una soluzione che vedeva l’Istituto Giacomo Magno, mantenere le attuali sede e rifiutare, quindi, la proposta dell’assessore provinciale di “scippare” la nostra scuola della sede di Centuripe per “regalarla” all’Istituto tecnico Commerciale di Regalbuto. Questa ipotesi- sottolinea Speranza- è stata anche bocciata dalle organizzazioni sindacali, le quali si sono espresse per il mantenimento delle sedi del Giacomo Magno>>. A quanto pare, all’ombra della grande forbice dei tagli voluta dal ministero della Pubblica Istruzione, hanno preso corpo lotte intestine, atte a salvare sempre i consueti potentati politici, a discapito di scelte più logiche e condivise. E proprio il preside del “Magno”, Elvio Avanzato, durante il collegio dei docenti, ha detto: << Nelle recenti riunioni dei capi d’istituto  tenutesi  a livello provinciale con l’assessore alla Pubblica Istruzione, le organizzazioni sindacali e alcuni sindaci della provincia, fra le varie proposte di dimensionamento avanzate, è emerso chiaramente il tentativo, da parte di alcuni Dirigenti,  di volere smembrare il nostro Istituto, la cui esperienza gestionale e didattica si è consolidata negli anni grazie anche all’impegno continuo e alla volontà dei vari dirigenti scolastici succedutisi in questi decenni. Il professore, Speranza, presente a entrambi gli incontri, ha fatto sentire a gran voce che tale smembramento è iniquo e strumentale e favorisce soltanto qualche scuola della provincia, quando, invece, c’è la possibilità di adottare soluzioni meno invasive  e soprattutto più funzionali. Inoltre- ha ricordato il preside Avanzato – il nostro Istituto è stato già nel passato colpito dallo smembramento, quando ci fu tolto l’Alberghiero per accorparlo all’Ipsia di Enna>>.

Arcangelo Santamaria