Sanità

Precisazioni dell’Asp sul caso di avvelenamento da funghi

In seguito alla notizia riguardante l’avvelenamento da funghi del ragazzo valguarnerese di 15 anni, che al momento si trova ricoverato presso l’Ismet di Palermo, l’Asp (Azienda sanitaria provinciale) di Enna, ha voluto fare alcune precisazioni. Alle dichiarazioni del micologo, dottor, Giovanni Di Bella che tra le altre cose diceva:<< Questa disgrazia, forse si sarebbe potuta evitare se fosse stata applicata la legge che prevede l’istituzione degli Ispettorati micologici. In ogni caso non bisogna fidarsi dell’esperienza di nessuno che non sia certificato e nel dubbio occorre fare controllare i funghi raccolti ai micologi dell’Asp>>, l’azienda sanitaria provinciale, mediante il proprio U.r.p. (Ufficio relazioni con il pubblico), replica, affermando:<<In data 24 ottobre 2011 con delibera n. 2072 l’Asp di Enna ha attivato l’Ispettorato Micologico, istituito con precedente delibera n.396 del 3 marzo 2011. Sono stati individuati 4 Uffici di certificazione, allocati nei quattro distretti aziendali. Già ancora prima della sua attivazione, in diverse occasioni, il personale dell’azienda con qualifica di Ispettore Micologico ha rilasciato, su richiesta sia di utenti che di enti pubblici (Ispettorato Forestale) certificazioni sulla commestibilità dei funghi>>. Poi, confermando quanto da noi scritto, aggiunge:<<Anche nel caso in oggetto, un ispettore micologico dell’Asp di Enna, la dottoressa Lisa Meschini, chiamata dai sanitari dell’ospedale Umberto I, è intervenuto per la parte di competenza>>. L’azienda sanitaria provinciale in ogni caso darà ampio risalto a questo importante e nuovo settore e per questo l’Urp di Enna dice:<<Si precisa, altresì, che si sta procedendo all’informativa pubblica su tutto quanto inerente le attività dell’Ispettorato Micologico dell’Asp di Enna>>.

Arcangelo Santamaria