Politica

Tariffa rifiuti: Il Tar dà ragione ai sindaci di Gagliano e Nissoria. La regione impone agli altri sindaci di fare ricorso contro tale sentenza

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E’ semplicemente pazzesca, la notizia pubblicata sabato 10 dicembre, in cui si dice che il direttore generale dell’assessorato regionale, Enzo Manuele, a proposito dell’emergenza rifiuti, ha imposto ai sindaci di fare ricorso al Cga (Consiglio di giustizia amministrativa), di Palermo, contro la sentenza del Tar (Tribunale amministrativo regionale) di Catania, che ha dato ragione ai primi cittadini (Buscemi e Prinzi) dei comuni di Nissoria e Gagliano, sul fatto che a stabilire la tariffa sui rifiuti deve essere il consiglio comunale e non l’Ato Rifiuti. Se la notizia è vera, vuol dire che alla Regione Sicilia, vogliono che i sindaci (eletti dal popolo), facciano ricorso al Cga e vadano contro gli interessi dei paesi che amministrano e accettino i prezzi imposti dall’Ato Rifiuti che continua a non presentare conti consuntivi e non ci dice quale è il reale costo del servizio Rifiuti in ogni paese. La cosa sarebbe paradossale a Valguarnera, paese dove di recente l’Ato Rifiuti ha chiesto l’annullamento della delibera con la quale il consiglio comunale ha varato il Piano di spesa per i rifiuti, definendo la relativa tariffa che per i servizi minimi che vengono garantiti, è sempre esosa. Ma questi sono i costi minimi che dobbiamo sopportare con l’avvento dell’Ato e la conseguente creazione di numerosi posti di lavoro superflui e super pagati. Ma i “Signori” della politica della nostra provincia hanno voluto questo, altrimenti come farebbero a campare loro e le loro famiglie e quelle dei loro amici? A questo punto, quindi, il sindaco di Valguarnera, Sebo Leanza, anziché gioire perché la sentenze del Tar di Catania, favorevoli ai comuni di Nissoria e Gagliano, hanno in pratica reso inutile la richiesta (sempre al Tar) dell’Ato Rifiuti, di annullare la delibera del consiglio comunale valguarnerese, dovrebbe ricorrere al Cga, affinché sia data ragione all’Ato e non al proprio comune. Difficile sarebbe per il sindaco Leanza, dopo una decisione simile, guardare in faccia i propri cittadini che si sono rotti ( per dirla alla Cammilleri), si sono rotti i cabassisi di gente che fa sempre gli interessi dei più ricchi e potenti, come il signor Monti che con l’avvallo di chi continua a definirsi di Sinistra, anziché la Patrimoniale, ha pensato bene di tassare colpire i più poveri. Ma questa è un’altra storia.

Arcangelo Santamaria