Cronaca e Attualità

Confermati i blocchi in Sicilia dopo l’incontro con Lombardo.

movimento forconi

Il movimento ‘Forza d’urto’ ha confermato i blocchi in Sicilia dopo il vertice alla Regione col governatore Raffaele Lombardo e i prefetti di Palermo e Catania, appena concluso alla Presidenza della Regione siciliana. “Non c’è pieno controllo del movimento”, ha detto Lombardo ai giornalisti che gli hanno chiesto se dopo il vertice i blocchi saranno rimossi. “Atti di forza per rimuovere i blocchi? Spero e credo di no. È un movimento ampio, che non è rappresentato da una persona o da gruppi e che sfugge al controllo. Rivolgo dunque un appello a chiunque partecipi ai blocchi di evitare degenerazioni e disagi alla gente Non credo che ci siano matrici politiche. Noi sosteniamo le ragioni che i manifestanti hanno messo per iscritto su un documento, non condividiamo certo i metodi della protesta”.
“E’ possibile – ha proseguito – che ci siano tentativi di infiltrazione e strumentalizzazione. Non sta a me appurare se ci sono presenze mafiose tra i manifestanti, se ci sono lo accerterà la magistratura e adotterà le giuste sanzioni. Ho chiesto con una lettera un confronto col premier Monti su alcuni punti delle rivendicazioni poste dal movimento che sta protestando in Sicilia, dalle accise sulla benzina ai costi dei trasporti”. Il presidente degli autotrasportatori dell’Aias, Giuseppe Richichi, dal canto suo ha commentato: “Dal Presidente della Regione abbiamo ottenuto degli impegni. Vedremo. Sui blocchi e su eventuali nuove forme di protesta decideremo nel pomeriggio a Catania, dove terremo nelle prossime ore un’assemblea”. Intanto la protesta si allarga a macchia d’olio. Nell’Ennese, i manifestanti hanno bloccato lo svincolo di Catenanuova, in uscita ed entrata nella A19 Palermo-Catania. Il blocco riguarda tir e camion che trasportano derrate alimentari, mentre sono garantiti i trasporti che riguardano beni di prima necessità destinati a ospedali e carceri. Gli autotrasportatori costringono le auto a rallentare. Un camion della società Acqua Enna che tentava di forzare il blocco è salito con la ruota sul piede di uno dei manifestanti, che ha riportato una frattura. Altri blocchi si segnalano sulla Statale 640, svincolo di Capodarso, in direzione Caltanissetta e ancora sulla A19, in direzione Catania, allo svincolo di Motta Santa Anastasia.
A Villa San Giovanni, un centinaio di camion sono fermi nei piazzali degli imbarcaderi. I conducenti, infatti, una volta traghettati rischiano di essere bloccati in uno dei presidi attuati sull’Isola e quindi sono costretti ad attendere gli sviluppi della situazione in Calabria. Allo stato la polizia stradale non segnala disagi per gli imbarchi sui traghetti di veicoli e pullman. A Palermo si registrano volantinaggi, presidi e rallentamenti del traffico. Continuano i presidi davanti all’ingresso del porto e nei pressi della circonvallazione di via Oreto, dove i manifestanti hanno bloccato una trentina di mezzi pesanti, lasciando transitare solo le autovetture. Stessa scena all’altezza dello svincolo di Villabate, dove sono circa una trentina i mezzi fermi, e lungo lo scorrimento veloce Palermo-Agrigento, all’altezza dello svincolo per Bolognetta. Sono una cinquantina, invece, quelli bloccati dai manifestanti nei pressi dello svincolo per Lercara Friddi, dove da ieri è in corso un altro presidio. Nel Messinese, ancora presidiati i caselli autostradali di Villafranca Tirrena e Tremestieri. Un ultieriore presidio è stato organizzato oggi sulla statale 113, all’altezza di Milazzo, dove stamattina si sono fermati diversi mezzi pesanti. Altri tir sono fermi sulla Cartour del gruppo Caronte Tourist, dopo aver avuto il permesso degli armatori. Hanno fatto questa scelta perchè i camion sarebbero stati bloccati lo stesso subito dopo in autostrada.