Le motivazioni del consigliere Speranza dimessosi da capogruppo di maggioranza.
Amaro sfogo del consigliere Giuseppe Speranza che ha rassegnato le dimissioni da capogruppo di maggioranza. <<La mia esperienza amministrativa – dice Speranza- non si può dire particolarmente lunga e tanto meno importante, ma vi assicuro che è sempre stata improntata alla massima trasparenza, collaborazione e dialogo con tutti ed in tutte le situazioni che fino ad oggi mi sono trovato ad affrontare>>. Giuseppe Speranza, motiva la sua decisione, affermando: << Negli ultimi mesi il mio ruolo era venuto meno, a seguito di continue distinzioni, alcune delle quali non condivisibili, manifestate da qualche consigliere comunale; esternazioni che hanno fatto perdere di vista quello che rappresenta l’unico obiettivo della nostra legislatura: la realizzazione del programma elettorale per il quale abbiamo ricevuto la fiducia dei nostri cittadini>>. L’ex capogruppo si mostra preoccupato per il cambiamento di rotta del gruppo: <<Il gruppo che ho avuto l’onore di rappresentare in questo anno e mezzo- aggiunge Speranza- ha contribuito a riportare i toni del dibattito politico nei canoni di una più posata dialettica, fatta di rispetto reciproco e di sano dualismo, mettendo fine anche a quel ciarpame politico fatto di dichiarazioni eccessive attraverso tutti i media che avevano caratterizzato la passata legislatura>>. Ma non tutte le ciambelle riescono col buco e Speranza ammette: <<Recentemente alcune polemiche, distinzioni e osservazioni che dovevano essere fatte in sedi diverse dai giornali e da quelle istituzionali, hanno comportato una serena riflessione da parte del sottoscritto che ha ritenuto opportuno compiere questo gesto, affinché si possa sviluppare un democratico confronto interno per verificare se sussistono le condizioni per continuare questo percorso nel segno dell’unità; quell’unità che aveva contraddistinto tutti noi in campagna elettorale>>. Le mie passate esperienze politiche mi hanno insegnato a conoscere e ad accettare i toni della dialettica politica, nonché a pormi sempre con rispetto davanti alle persone e ai ruoli (seppur minori) che queste rivestono. Passo la mano al collega Gangemi che da vice capogruppo, assieme al sindaco, dovrà guidare questa delicata fase di confronto interno. Continuerò a svolgere il mio ruolo da semplice consigliere, anzi cercherò di profondere un impegno crescente, ma non intendo più prestare il fianco agli atteggiamenti arroganti e poco rispettosi dei ruoli istituzionali. Credo che occorra ritornare tra i nostri sostenitori affinché si possa avviare anche quel percorso che porti a breve alla nascita di quel movimento politico che rafforzi la notevole mole di lavoro compiuta dal gruppo consiliare che sotto la mia presidenza ha sempre agito con assoluta unità di intenti come da diversi anni non si vedeva in consiglio comunale>>.
Arcangelo Santamaria