Cultura e Società

Màrcato, un sito archeologico da valorizzare e proteggere

Il sito archeologico di Contrada Marcato tra le sterpaglie

“Prima di Thapsos” è il titolo del convegno sulla preistoria svoltosi nel Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi di Siracusa. L’area presa in esame negli interventi dei convegnisti e nell’acclusa sessione poster è la Sicilia orientale. In particolare, il contributo “Complessità sociale, dinamiche del popolamento e architettura domestica negli Erei tra la fine del III e l’inizio del II millennio a.C.” di Enrico Giannitrapani, già docente di Preistoria e protostoria presso l’Università Kore di Enna, riguarda gli insediamenti archeologici rinvenuti nell’ennese. Alla relazione dell’archeologo si accompagna un poster didattico documentale, curato da Arena, lo stesso Giannitrapani, Guzzardi e Iannì, dal titolo “L’insediamento di Contrada Marcato (Valguarnera Caropepe – Enna) nel contesto del Bronzo antico nella Sicilia centro-meridionale”. La tematica della giornata di studi s’incentra sul fenomeno della diminuzione dei siti archeologici riferibili al periodo cronologico preso in riferimento. Fatto che testimonierebbe, secondo un diffuso convincimento tra gli archeologi, il calo della popolazione in tutto il territorio siciliano. In realta, ed è quanto sostiene convintamente Giannitrapani, il fenomeno dello spopolamento non può essere generalizzato, perchè nella Sicilia centrale, ed in particolare nel territorio dell’attuale provincia di Enna, si registra l’incremento dei siti pre e protostorici, con una netta inversione di tendenza rispetto al resto dell’Isola e con l’accertato aumento della popolazione stanziata all’interno di essa. È il caso del villaggio preistorico di Contrada Màrcato. Un sito collocato a NE del centro abitato di Valguarnera e annoverato tra le aree di maggiore interesse dell’entroterra siciliano. Nei decenni passati due indagini archeologiche, condotte nel 1992 da Enza Cilia e nel 1998 da Lorenzo Guzzardi, ne hanno messo in luce le vestigia e numeroso materiale di grande interesse per l’esame archeologico. Gli studi effettuati sulla ceramica rinvenuta, attestano che il sito di Màrcato è stato abitato con continuità e che la sua posizione dominante sull’alta valle del Dittaino, ne ha fatto un luogo ideale per risiedervi. Tra i reperti rinvenuti, di rilevante interesse per gli archeologi, appaiono diverse tombe a grotticella, alcune fornaci e strutture abitative dell’età tardo-romana bizantina, e una probabile tomba a fossa del neolitico finale, delimitata da un allineamento di pietre e contenente deposizioni multiple, in cui è stato rinvenuto un corredo tombale. Inoltre, le ulteriori indagini sulle aree antistanti Valguarnera dimostrano quanto questo territorio possa ancora offrire in termini archeologici. È però auspicabile che, in attesa di una nuova prospezione geofisica del sito, esso venga preservato dai vandali e dai fattori di degrado naturale.

Salvatore Di Vita