I Comitati Cittadini sulla chiusura della discarica di Cozzo Vuturo. In tutti i comuni della Provincia strade colme di spazzatura.
Sulla chiusura della discarica di Cozzo Vuturo che rappresenta una ulteriore mazzata per il già moribondo sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti della provincia di Enna, non si è fatta attendere la nota del dottor Carlo Garofalo, coordinatore provinciale dei comitati cittadini ennesi. <<Abbiamo appreso – dice Garorofalo- della chiusura della discarica di Cozzo Vuturo e questo sicuramente non ci sorprende più di tanto. Non è una frase fatta, ma in questo caso possiamo dire ad alta voce: lo avevamo detto in tempi non sospetti>>. Carlo Garofalo che assieme ai comitati cittadini di tutta la provincia, oramai da anni porta avanti la battaglia sul miglioramento del settore della raccolta e smaltimento dei rifiuti, denunciandone anche i costi eccessivi, aggiunge:<<Questa ulteriore tegola che cade sulla testa dei cittadini utenti di questa provincia è la conferma del fallimento di quella classe politica che ha voluto gestire il sistema rifiuti con la improvvisazione, con la vessazione ed in assenza di una vera e propria progettualità. La progettualità si chiama raccolta differenziata, termine sconosciuto o non voluto conoscere da chi ha pensato e continua a pensare che il problema è chi deve determinare il costo del servizio e della tariffa, fregandosene se i più (gli utenti) sono in grado di sopportare tali costi. La chiusura della discarica determinerà inevitabilmente l’emergenza rifiuti e sanitaria in tutta la provincia e il contemporaneo aumento dei costi del servizio, in quanto i nostri rifiuti dovranno essere portati a Misterbianco con un maggiore costo dei trasporti, per manutenzione mezzi, per costo del personale, ed altro ancora>>. Come sempre il coordinamento dei comitati cittadini, avanza una proposta e Carlo Garofalo, aggiunge: <<In questa fase ed in attesa che si possano adottare provvedimenti tampone per evitare l’emergenza, ci sentiamo di proporre quanto segue:1) Immediata gestione del servizio in modo diretto da parte dei Comuni con contemporaneo inizio della raccolta differenziata porta a porta; questo implica che la buona amministrazione e la volontà di perseguire ottimi risultati per la raccolta differenziata che si ripercuota direttamente nei propri amministrati; 2) convocazione di un tavolo tecnico presso la Prefettura del quale facciano parte i rappresentanti dei cittadini e dei lavoratori per scongiurare l’emergenza rifiuti e coordinare l’attività di tutti i comuni>>. Carlo Garofalo conclude dicendo:<<Ci riserviamo nel prosieguo di fare una riflessione politica sulle responsabilità di questo disastro ambientale ed economico>>.
Arcangelo Santamaria