Cultura e Società

Commemorazione nel quarantesimo della morte di Giacomo Magno. Auspicata la nascita di un comitato per il coordinamento delle iniziative

Giacomo Magno e il vescovo Sebastiano RossoUna serie di manifestazioni per presentarlo ai giovani e per rivangarlo nella memoria dei meno giovani che ne hanno conosciuto la variegata attività d’uomo di chiesa e di cultura. Un memorial per sostenerne i valori e divulgarli nella bisognevole società contemporanea. È questo il senso delle iniziative che si stanno mettendo in cantiere per celebrare mons. Giacomo Magno nel quarantesimo anniversario della morte, avvenuta il 2 dicembre 1972. A dare impulso all’idea, don Francesco Rizzo parroco della Chiesa Madre (la stessa chiesa già affidata al Magno dal 1916 al 1971). Un’idea subito accettata con favore dai vari organismi che orbitano a vario titolo intorno alla parrocchia. E accolta favorevolmente anche da molti laici, uomini di cultura e delle istituzioni che riconoscono a mons. Giacomo Magno il merito d’aver scritto le “Memorie Storiche di Valguarnera Caropepe”, in assoluto il primo saggio delle origini che ha colmato il gran vuoto rappresentato dalla mancanza di uno scritto organico sulla storia del paese. Un lavoro non facile per Magno, trovatosi a cercare per primo nei libri di Storia di Sicilia, negli Archivi, nella tradizione orale, nei monumenti stessi, tutto ciò che riguardasse Valguarnera, ricostruendone la trama da un’innumerevole seria di frammenti, infine pubblicati in volume nel 1928. Tutti quelli che dopo di lui hanno scritto su Valguarnera, non hanno potuto esimersi dal fare riferimento a quel testo. Magno scrisse anche discorsi etici, scenette formative e poesie. E compose anche musica religiosa e ricreativa. Si fece inoltre iniziatore di numerose opere caritatevoli e sociali, tra cui l’istituzione della Scuola Media intorno agli anni ’50 del Novecento. Partendo dalla rivalutazione della sua opera, il calendario celebrativo -peraltro ancora non perfettamente definito e suscettibile di modificazioni- prevede la stampa di un libretto con le musiche più espressive dal punto di vista religioso e culturale; l’esecuzione in concerto di alcune di queste musiche, a cura dell’Associazione musicale “Giacomo Magno”; una conferenza apologetica tenuta da don Rino La Delfa, preside della Facoltà teologica di Sicilia. Mentre la conclusione del ciclo di manifestazioni dovrebbe culminare il 2 dicembre (come detto, ricorrenza della morte di mons. Magno) con una solenne celebrazione alla presenza del Vescovo della Diocesi, la scopertura di una lapide commemorativa posta nella parete esterna della casa natia del sacerdote e la contestuale intitolazione a mons. Magno dell’attuale Piazza Matrice. Indubbiamente non mancherà la partecipazione e le ulteriori iniziative che certamente vorranno mettere in campo le istituzioni municipali per celebrare il suo più insigne storico locale. Difatti, la politica valguarnerese, non nuova a siffatte sensibilità, con atto deliberativo del marzo 1985 aveva disposto l’intitolazione della piazza antistante la Chiesa Madre a “Piazza Mons. Giacomo Magno storico di Valguarnera” (cosa che poi non ebbe seguito per motivi a noi sconosciuti). Il sindaco dell’epoca era Salvatore Bonanno e tra i banchi di quel consiglio vi sedeva anche Sebo Leanza, l’attuale primo cittadino. Anche l’unico Istituto scolastico superiore del paese porta il nome di “Giacomo Magno”, mentre una 4° edizione delle Memorie Storiche di Valguarnera Caropepe viene pubblicata nel 2000 dall’amministrazione Giuseppe Gallo in occasione dei festeggiamenti per il 450° anniversario della fondazione del paese.

Il parroco Rizzo, nel sottolineare di non aver bisogno di contributi pubblici, auspica la creazione di un coordinamento locale per favorire l’ampia partecipazione e la migliore riuscita delle iniziative.

Salvatore Di Vita