Politica

La Federazione dei Movimenti contro le SRR create da Lombardo

Dura reazione da parte della Federazione dei Movimenti, guidata da Carlo Garofalo e Salvatore La Terra, sulle ultime scelte del governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, in materia di rifiuti. <<Il governo regionale di Lombardo, seppure dimissionario, non finisce di stupire con i suoi continui commissariamenti ai Comuni>>, dicono Garofalo e La Terra che aggiungono:<< Questa volta tocca a tutti quei comuni che non hanno, o peggio ancora, si rifiutano di aderire alle nuove Srr, società che dovrebbero sostituire le Ato rifiuti dall’1 ottobre prossimo>>. La Federazione dei Movimenti, traccia la propria

linea:<< In questa sede ribadiamo la nostra contrarietà a fare partire la riforma delle Ato dal prossimo mese di ottobre e ciò per 3 ragioni fondamentali: 1) a livello regionale non sono stati stabiliti gli standards minimi e massimi del costo del servizio, parametri necessari per procedere alle gare per l’affidamento del servizio stesso; 2) le Srr hanno come riferimento territoriale le Province e se queste, come previsto, saranno in gran parte sciolte, ci troveremo di fronte a società di gestione che non hanno riferimenti territoriali ben definiti e delineati; 3) è oltremodo inopportuno far partire una riforma in un momento di vacanza politica e in un momento in cui le forze politiche possono proporre ulteriori modifiche migliorative alla riforma, sulla spinta anche delle incessanti richieste provenienti dai movimenti e dalle associazioni>>. Garofalo e La Terra, sollevano dubbi di legittimità:<< Inoltre- dicono- apprendiamo che i commissariamenti vengono fatti con decreto dell’assessore all’Energia e pertanto riteniamo che tali nomine sono illegittime e possono essere impugnate avanti al Tar (cosa che invitiamo a fare a quei Comuni che hanno subìto il commissariamento). Noi ribadiamo i limiti della riforma stabilita dalla legge regionale 9/10 e reiteriamo le nostre richieste, che ci auguriamo possano essere fatte proprie dai candidati alla Presidenza della Regione: 1) la competenza per lo svolgimento del servizio, la determinazione del costo, la bollettazione e l’incasso deve tornare totalmente ai Comuni, così come la raccolta differenziata va organizzata dal Comune e le eventuali inadempienze sono a suo totale carico; 2) in virtù della modifica e/o scioglimento delle Province, per i servizi e le strutture sovracomunali, occorre lasciare liberi i Comuni di costituirsi sotto forma di Consorzi , con personalità giuridica e senza alcuna capacità di spesa; 3) procedere agli affidamenti del servizio con gare comunali o intercomunali, a libera scelta e determinazione dei Comuni e dei loro consigli comunali, salvaguardando il principio della efficienza della spesa e il contestuale abbassamento dei costi. Cosa succederà se la riforma sarà attuata adesso? << Le Srr saranno simili alle vecchie Ato; le Srr erediteranno tutto quello che di negativo presentavano le Ato, come i costi eccessivi, il personale in esubero, le difficoltà finanziarie, connesse a quelle dei Comuni. Inoltre, se si procederà a fare le gare a carattere provinciale, la quasi totalità delle imprese siciliane del settore non potranno partecipare, sia per l’importo degli appalti, sia soprattutto perché non sono in regola con i contributi e con Equitalia. In questo modo, agevoleremo le aziende che arrivano dal Nord, con l’ulteriore impoverimento del tessuto imprenditoriale siciliano. Nei prossimi giorni ci adopereremo sia presso l’assessore regionale all’Energia, Torrisi, sia presso tutti i candidati alla Presidenza della Regione, per bloccare la riforma e demandare il tutto al nuovo governo regionale. Ci sembra la soluzione più saggia per tutti>>. Arcangelo Santamaria