Cultura e Società

L’Ente Parco Floristella – Grottacalda Domani commemora il giudice Livatino.

Giuseppe LupoDopo avere commemorato l’uccisione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, con una cerimonia che ha coinvolto le massime autorità civile e religiose e giudiziarie, della provincia di Enna e non solo, l’ente parco minerario Floristella-Grottacalda, martedì, 25 settembre, alle ore 10,30, commemorerà l’uccisione del giudice Rosario Livatino. Alla cerimonia, anche questa voluta dal vulcanico presidente dell’ente parco minerario, Giuseppe Lupo, tra gli altri, prenderanno parte il vescovo della diocesi di Piazza Armerina, mons. Michele Pennisi che celebrerà una messa, e il dottor, Giovanbattista Tona, presidente distrettuale dell’Associazione nazionale magistrati che commemorerà la figura di Rosario Livatino. Due cerimonie nel giro di pochi giorni per commemorare 2 uomini illustro che hanno sacrificato la loro vita per i siciliani. <<Anche con questo tipo di cerimonie, l’ente parco minerario Floristella- Grottacalda- dice il neo presidente, Giuseppe Lupo- intende aprirsi al territorio che lo circonda>>. C’è aria nuova e voglia di fare presso quello che era il più grande bacino minerario della Sicilia. Il neo presidente, Giuseppe Lupo, vuole che questo splendido angolo dell’Isola, sia a portata di mano di tutti. E per questo, mentre la mattina si reca presso gli uffici dell’ente, è facile che si fermi con gli amanti del jogging che frequentano il parco e li inviti ad una chiacchierata e a sorseggiare un caffè. <<I rapporti umani innanzi a tutto- dice Lupo. La mia presidenza sia riallaccia a quella di Totò Termine, e intende fare del parco minerario Floristella-Grottacalda, un volano di sviluppo per i comuni consorziati e per la provincia di Enna. Questo, tra l’altro, è quello che mi anno chiesto i sindaci di Enna, Piazza Armerina, Aidone e Valguarnera. Ed è questa la strada che stiamo percorrendo>>. Il sogno nel cassetto è quello di vedere completamento ristrutturato e fruibile Palazzo Pennisi, che con la sua mole si affaccia maestoso su una splendida terrazza del parco minerario. <<Non è un sogno nel cassetto- ribadisce Giuseppe Lupo- ma qualcosa di fattibile su cui ci stiamo già lavorando. Dobbiamo attrarre finanziamenti per tutelare il più grande bacino minerario della Sicilia e i 400 ettari di bosco che lo circondano>>. I progetti non mancano e il neo presidente li annuncia. <<Siamo riusciti a sbloccare la matassa burocratica che non rendeva fruibile l’area dell’ex palmento che ricadeva sotto il demanio forestale. Con queste ente e il suo responsabile, l’ingegnere Bellomo, stiamo lavorando in perfetta sinergia. L’ex palmento sarà uno sportello di Front Office e fungerà da porta d’accesso alle bellezze di Piazza Armerina, Aidone e degli altri comuni. Al suo interno, oltre ad una esposizione di prodotti tipici locali, forniremo servizi ai turisti per attrarli e trattenerli in questo splendido angolo di Sicilia>>. I vecchi vagoni carichi di zolfo, simbolo di immane fatica, potrebbero essere sostituiti da un trenino turistico che percorra i viali alberati del parco. Questa è un’altra idea di Giuseppe Lupo.

Arcangelo Santamaria