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Dirigente della Valguarnerese non potrà frequentare i campi di calcio per cinque anni

daspo

Il questore di Enna dott. Ferdinando Guarino, in seguito ai gravi fatti registratisi durante la gara di calcio del 7 ottobre scorso, Valguarnerese- Picanello, emette un’altra Daspo, dopo quella comminata la settimana scorsa ad un giocatore del Picanello. Ad essere colpito questa volta dal provvedimento della Daspo è un dirigente della Valguarnerese che è stato inibito a frequentare per cinque anni tutti i luoghi ove si svolgono competizioni calcistiche della società Asd Valguarnerese, nonché tutti gli stadi o altri impianti sportivi in occasione di eventi calcistici riguardanti i campionati professionistici e dilettanti. Il Gip presso il Tribunale di Enna, dottoressa Luisa Bruno, letta l’istanza del p.m. cui è stata la richiesta del questore, ha convalidato il provvedimento emesso nei confronti del dirigente sportivo, imponendogli di comparire personalmente presso il Comando Stazione Carabinieri di Valguarnera, al 20° minuto di ogni tempo di tutti gli incontri ovunque disputati dalla squadra di calcio asd Valguarnerese. Il dirigente- dai fatti accertati dalla questura- avrebbe aperto uno dei cancelli tra la tribuna e il terreno di gioco, consentendo l’ingresso in campo di taluni sostenitori della squadra locale, i quali messisi all’inseguimento dei giocatori della squadra avversaria, venivano a contatto con alcuni di loro, prima che questi riuscissero a trovare riparo all’interno degli spogliatoi. I gravi episodi registrati all’interno del campo di Valguarnera il 7 ottobre scorso, che hanno avuto una vasta eco sui mass media, ebbero origine dalla reazione violenta di un calciatore dell’Ads Picanello, che dopo essere stato espulso dall’arbitro, colpì con un pugno l’allenatore della squadra locale Giuseppe Tudisco. Reazione che comportò le successive gravi intemperanze di quasi tutti i giocatori delle due squadre, costringendo il direttore di gara ad espellere numerosi giocatori ed a sospendere la partita. Solo grazie all’aiuto di altri dirigenti della società locale ed al pronto intervento dei Carabinieri in servizio di ordine pubblico, coadiuvati da personale del commissariato di Piazza Armerina sopraggiunto, la situazione veniva portata a normalità. “Con questo provvedimento che mira al ripristino dell’ordine e della sicurezza pubblica, –recita la nota del questore- si vuole restituire ai cittadini uno sport più sano e non violento, strumento di aggregazione e veicolo di messaggi positivi ed ispirati alla non violenza, alla “sportività” e al fair play, nell’auspicio che per tutti questo sia lo sport e che non vi siano ulteriori violazioni né episodi di violenza che generano l’indignazione e lo sconforto di quei giovani che credono ancora nei sani valori sportivi, come il giovane che ha scritto su facebok definendo quella brutta pagina di sport una pagliacciata.”

Rino Caltagirone