Politica

I cittadini valguarneresi potrebbero salvare il Comune dal dissesto finanziario pagando più tasse

Municipio

“Operazione Salva Valguarnera”. E’ questo l’oggetto dell’ultima delibera varata all’unanimità dalla Giunta comunale, guidata dal sindaco Sebo Leanza. Si tratta di una operazione finanziaria, relativa al biennio 2012-2014 che, secondo quanto sostenuto dagli amministratori, mira a salvare il comune di Valguarnera dal dissesto economico. In pratica occorre reperire soldi e per fare ciò il governo cittadino propone dei tagli e l’aumento di alcuni tributi comunali. Il sindaco Leanza, ha chiesto la convocazione di una seduta straordinaria e urgente del consiglio comunale. Seduta che, dai primi commenti, si prevede alquanto calda. Dal testo della delibera varata dalla Giunta, si evince che il comune di Valguarnera ha uno sbilancio di 605 mila euro per il 2012, 597 mila euro per il 2013 e 594 mila euro per il 2014. Sbilanci, sempre secondo quanto sostenuto dall’amministrazione comunale, dovuti ai tagli che ci sono stati nei finanziamenti regionali e statali; debiti fuori bilancio e maggiori oneri finanziari. Tra questi la delibera cita la spesa di 142 mila euro, di recente votata dal consiglio comunale, per la copertura di parte delle spese riguardante la tariffa sui rifiuti. Oltre al taglio di questa spesa, il governo cittadino, al consiglio comunale, propone, l’aumento dell’aliquota Imu al 10,6% e l’aumento dell’addizionale comunale Irpef allo 0,8%. Ma propone anche di tagliare i costi della politica (indennità di carica e gettoni di presenza) del 30%; ridurre i costi del personali e dei servizi generali ed un giro di vite nel recupero dei tributi comunali evasi. Per fare ciò, i tempi sono limitati. Nella delibera, quale data ultima viene indicata quella del 31 ottobre. Oltre c’è il baratro che secondo il governo cittadino, è costituito dalla dichiarazione del dissesto finanziario e il conseguente aumento al tetto massimo previsto di tutti i tributi comunali per i prossimi 5 anni. Il sindaco Leanza ha diramato una nota stampa, nella quale specifica:<< L’Imu per la prima casa rimane invariata; il costo della politica è stato ridotto del 30%. Abbiamo voluto dire con chiarezza che i primi a pagare saranno i politici locali, anche se le responsabilità della situazione debitoria del  comune è stata ereditata dalle precedenti gestioni, che non hanno mai affrontato seriamente la problematica, senza mai farsi carico di pagare i debiti che si sono accumulati. Abbiamo ritenuto di chiedere a chi si trova in condizioni economiche meno svantaggiate, rispetto ai giovani e ai disoccupati e a chi ha redditi bassi. Per garantire  servizi sociali necessari ed interventi di ordinaria manutenzione sulle strade, nelle scuole sono necessarie risorse finanziarie>>. Leanza aggiunge:<<Non affrontare di petto questa situazione è come nascondersi dietro un dito. O noi tutti ci facciamo carico di questo problema o si corre il rischio di andare in default e provocare danno irreversibile per i cittadini, per il paese e per gli stessi dipendenti comunali ed in particolare per tutti i precari che lavorano al comune. Sono convinto – conclude il sindaco- che questo è il momento in cui deve prevalere il comune senso di responsabilità. Recuperare circa 800 mila euro non è facile, noi abbiamo il dovere di provarci>>.

Arcangelo Santamaria