Politica

Carlo Bellone invita alla svolta

Carlo BelloneL’avvocato Carlo Bellone, sostenitore della prima ora del sindaco Sebo Leanza e primo dei non eletti nella lista dei suoi consiglieri comunali, a metà della legislatura, tira le somme ed il risultato non è certo positivo. Bellone mette subito le mani avanti e dice: << Non è mia intenzione cercare poltrone e lo dimostra il fatto che non ho voluto calcare la mano su alcune vicende di ineleggibilità>>. Carlo Bellone, esprime un giudizio sul governo cittadino e afferma:<< Dopo 2 anni e mezzo ho assistito ad una seduta del consiglio comunale, proprio nella riunione nella quale doveva approvarsi la delibera “Salva Valguarnera”. E’ anomalo che una delibera che aumenta al massimo Iperf e Imu, venga approvata solo con 4 voti del gruppo di maggioranza e grazie all’apporto di 2 consiglieri di opposizione che sono rimasti in aula garantendo il numero legale ma astenendosi dal voto. Questo atteggiamento ha generato confusione politica, visto che non si sa più chi è maggioranza e chi opposizione>>: Un’idea Bellone c’è l’ha. <<Riprendo la dichiarazione in aula del consigliere Giuseppe Speranza, che ha certificato che il sindaco Leanza non ha più maggioranza e ha invitato il primo cittadino ad essere consequenziale. Ecco, io la penso allo stesso modo. Leanza deve rilanciare l’azione di governo cambiando idee e uomini di governo. Era da tempo- aggiunge Bellone- che dicevo che il consiglio comunale si era appiattito sulle posizioni del sindaco, rinunciando al ruolo di controllore e avvallando scelte discutibili e deleterie per il bene comune>>. Carlo Bellone scende nei particolari e afferma: <<Nel settembre del 2010 sono stato inascoltato quando ritenevo azzardati, per capacità di spesa dell’ente, alcuni concorsi pubblici indetti dal sindaco Leanza. Adesso, invece, con gli aumenti vertiginosi di Imu e Irpef, portati alle aliquote massime e che peseranno enormemente sull’economia delle famiglie valguarneresi, ci si è giocata l’ultima carta. Basta, infatti, un debito fuori bilancio o una ingiunzione di pagamento, per fare saltare il banco e rendere ogni sacrificio vano>>.

Arcangelo Santamaria