Cultura e Società

Chiara Castellana e il suo… “Modo di essere”

Chiara Castellana e Simoncristian Muscatello

La borsa creata da Chiara e SimoncristianE’ una nostra “vicina di casa”, di Piazza Armerina, e anche lei, come molti giovani in questi giorni, riesce a farci sentire orgogliosi di essere siciliani. Chiara Castellana, 30 anni, originaria di Piazza Armerina, ma che vive a Milano ormai da 12 anni, sta partecipando con un progetto innovativo, assieme all’ amico e collega di lavoro, Simoncristian Muscatello, al concorso “Bag in town” indetto dalla statunitense Eastpak, una delle più grandi industrie di Borse, zaini, cartelle e abbigliamento classico. Chiara e Simoncristian hanno realizzato una borsa chiamata “Aw2b”, l’acronimo di “A way to be”, in italiano: “Un modo di essere”. La particolarità di questa borsa è quella di essere “trasformabile” nelle 24 ore.  Chiara, che di mestiere fa l’architetto a Milano e si divide tra uno studio di architettura la mattina e uno di ingegneria il pomeriggio, scopre per caso questo concorso. Il suo collega ne sente parlare alla radio e gli viene in mente una borsa che per puro divertimento improntarono in estate. Una borsa fatta di “pluriball”, la carta per imballaggi, quella con le palline che si “scoppiano” . Iniziano a lavorarci su, hanno solo un weekend a disposizione per iscriversi, e nasce la “Aw2b”. “Una borsa in pelle e cordura – ci spiega Chiara – da usare la mattina per l’ufficio, magari portandosi il pc dietro o dei libri, ma se poi dopo l’ufficio non voglio portarmi la borsa del pc perchè scomoda e direi anche un pò antiestetica, o perchè la mia amica magari ha avuto tempo di andare a casa a cambiarsi, diventa una normalissima borsa da passeggio. E se poi un giorno – continua Chiara – ho bisogno di portarmi dietro meno roba posso usare la stessa borsa alla quale ormai sono affezionata”. Tra la fodera interna e la tela e pelle esterne della borsa ci sono dei cuscinetti auto gonfianti. Una valvolina che si apre ed in 30 secondi i cuscinetti si gonfiano di 2/2,5 cm e diventa super protettiva per portare il pc o il tablet, la macchina fotografica e relativa attrezzatura se siete magari dei fotografi. e quando non serve si sgonfiano semplicemente premendo un pò la borsa e richiudendo la valvolina. Perché il nome AW2B? “A questo punto non è più solo un accessorio – risponde Chiara – ma un modo di essere, a way to be!” . Oggi Chiara è una dei sei finalisti, su 400 partecipanti iniziali provenienti da tutto il mondo, che concorrono a vincere un premio di 5.000 euro, e solo uno di loro vedrà produrre il proprio progetto dalla EASTPAK. Ed ecco allora che, così come la maggior parte dei concorsi di oggi, a vincere sarà chi riceverà più voti on line. Chiara, come detto all’inizio, è una giovane “nostra vicina di casa”, se vi piace il progetto potete votarlo andando al link http://bagintown.net/aw2b-a-way-to-be/3563/ e cliccando mi piace sotto il nome di Chiara Castellana.