Fuoco incrociato sui contribuenti. In arrivo nuove bolllette.
Come se non fosse bastato il recente salasso con il pagamento della seconda rata dell’Imu, maggiorata a causa dell’aumento dell’aliquota comunale che è stata accompagnata anche da quello dell’Irpef, nelle case degli ennesi, in questi giorni sono in arrivo nuove bollette. A Valguarnera, prima che vada in prescrizione, il Comune sta notificando l’Ici del 2007. Per fare in modo che le notifiche avvengano entro il 31 dicembre, tra i dipendenti comunali sono stati nominati 25 messi notificatori. A rendere colma la misura è anche l’arrivo, in tutta la provincia, delle bollette della Tia (Tariffa igiene ambientale), relative all’anno 2006. Un autentico fuoco incrociato sui contribuenti che oramai non riescono più a fare fronte alle spese richieste. Sugli scudi il comitato cittadino valguarnerese, presieduto da Pippo Catalfamo, pronto ad adire le vie legali, <<anche di natura penale>>, contro chi ha emesso le bollette riguardanti la tassa sui rifiuti dell’anno 2006. <<Sono bollette illegittime- dicono i rappresentanti del comitato cittadino-, già cadute in prescrizione. Vorremmo sapere anche chi le ha emesse, visto che l’Ato Rifiuti Enna Euno, è in liquidazione>>. A partire dal prossimo 7 gennaio, il comitato cittadino, inizierà a raccogliere le bollette recapitate agli utenti per rispedirle al mittente. Dopo le festività, proprio a Valguarnera, organizzata dal comitato cittadino e da altre associazioni di categoria, dovrebbe tenersi una manifestazione a carattere provinciale contro l’aumento dei tributi locali. Per il nuovo anno, sempre a proposito di tassa sui rifiuti, è prevista una nuova stangata, da alcuni addirittura ritenuta ancora più pesante di quella dell’Imu. La Tarsu o Tia (Tassa per lo smaltimento dei rifiuti soldi urbani), diventerà Tares ( Tassa rifiuti e servizi) e secondo alcuni studi di settore, per le famiglie comporterà un aumento del 37,5% annuo, circa 80 euro in più. Una mazzata ancora più pesante si prevede per le imprese visto che alcuni studi di Confcommercio, con l’arrivo della Tares hanno indicato un aumento del 293% che schizzerebbe ad oltre il 600% per alcune attività come ortofrutta e bancarelle alimentari. Con la Tares i Comuni dovranno coprire l’intera gestione dei rifiuti e fare fronte alle spese dei “servizi pubblici indivisibili”, che sono: illuminazione, polizia locale, verde e manutenzione delle strade. La Tares sarà calcolata in base ai metri quadri (l’80% della superficie catastale), senza tenere conto dei componenti del nucleo familiare. Quindi, avendo la stessa superficie immobiliare, una sola persona pagherà quanto una famiglia di più componenti. Il governo Monti, rispetto alla Tarsu, sulla Tares, con la legge di Stabilità, ha previsto rincari di 30 centesimi a metro quadro, aumentabili sino a 40 centesimi, dai sindaci. Quanti saranno i primi cittadini che non applicheranno questo aumento, visti i tempi di magra e visto che questa nuova tassa (la prima rata ad aprile), è già stata prevista in bilancio con somme già decurtate dal capitolo riguardante i trasferimenti ai Comuni?
Arcangelo Santamaria