Lavoro

Il Consiglio Provinciale si muove in favore degli operai dell’IPRA

Si allontana il baratro della messa in mobilità per i 67 operai dell’Ipra, l’officina farmaceutica della valle del Dittaino, il cui caso, due giorni fa, è stato trattato dal consiglio provinciale di Enna, durante una seduta alla quale ha assistito una nutrita delegazione di lavoratori che da 2 anni e mezzo sono in cassa integrazione per mancanza di commesse. Si può dire che le maestranze dell’Ipra giocavano in casa, non solo per la sensibilità e l’interesse mostrato da tutti i consiglieri provinciali e dal governo ennese, guidato dal presidente, Giuseppe Monaco, ma anche perché tra i banchi del consesso provinciale, c’era un loro collega, il consigliere, Giuseppe Regalbuto e il liquidatore dell’azienda farmaceutica, il consigliere, Giuseppe Cimino. L’aula, quindi, ha immediatamente trattato questo ennesimo dramma occupazionale per la provincia di Enna, con grande cognizione di causa. Varie le proposte scaturite dal dibattito, ovviamente teso alla salvaguardia dei 67 posti di lavoro e alla ripresa produttiva dell’azienda del Dittaino. Un obiettivo da raggiungere con vari step, primo fra tutti quello della proroga della cassa integrazione straordinaria, con un ulteriore impegno economico per finanziare questo ammortizzatore sociale e la volontà dell’attuale proprietà dell’Ipra, di impegnarsi per una riapertura del sito produttivo o per cedere lo stabilimento del Dittaino a nuovi acquirenti. Passaggi fondamentali per riaccendere le speranze, dei 67 operai e delle loro famiglie, e per invertire un trend sino ad ora negativo del livello occupazionale della provincia di Enna. Il consiglio provinciale ha deciso di coinvolgere nella vertenza Ipra, il prefetto di Enna, Clara Minerva, affinché convochi la proprietà aziendale e senta le sue intenzioni, prima dell’avvio di un iter sia regionale sia nazionale, per la richiesta della cassa integrazione in deroga. Ed è proprio questa richiesta per un nuovo anno di cassa integrazione, che il prossimo 7 gennaio approderà sul tavolo dell’assessorato regionale al Lavoro, alla cui porta ha già bussato il neo vicepresidente dell’Ars e deputato ennese, Antonio Venturino. E il 7 gennaio a Palermo ci saranno anche i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, che già si erano incontrati con il liquidatore dell’Ipra, per l’annuncio della messa in mobilità dei 67 operai a partire dal prossimo 1 gennaio. Una ipotesi, questa, che si sta cercando di scongiurare, dopo 2 anni e mezzo di inspiegabili silenzi, visto che nel giro di pochi giorni, il grido d’allarme degli operai ha reso tutti desti.

Arcangelo Santamaria