Cronaca e Attualità

Possibile mobilità per i dipendenti dell’IPRA di Dittaino

Si prospetta la messa in mobilità per i 67 dipendenti dell’Ipra, l’industria farmaceutica insediata nella zona industriale del Dittaino, che da circa 2 anni e mezzo, ha sospeso ogni attiva produttiva per mancanza di commesse. In questi 2 anni e mezzo, i 67 operai dell’Ipra, provenienti da diversi paesi della  provincia di Enna, hanno sopravvissuto grazie alla cassa integrazione, che tra ritardi cronici nei pagamenti, in ogni caso gli ha permesso di tirare avanti. Due anni e mezzo di disagi, resi sopportabili dalle speranze di riapertura dell’Ipra, che dal 1992, con circa 100 dipendenti, è stata la “Fiat” della zona industriale del Dittaino. Adesso quelle speranze rischiano di svanire e lo confermano i 67 dipendenti dell’industria farmaceutica che ieri mattina si sono riuniti per fare il punto della situazione e denunziare quanto sta accadendo. <<Il liquidatore dell’Ipra- dicono- ci ha annunciato che a partire dall’1 gennaio 2013 saremo posti in mobilità>>. Un fulmine a ciel sereno che arriva dopo 2 anni e mezzo di trattative atte alla riapertura dell’officina farmaceutica del Dittaino, magari cedendola ad una nuova proprietà. Due anni in mezzo nei quali sono stati più i silenzi che gli annunci>>. Ora si è ad un passo dal baratro, ma i 67 dipendenti dell’Ipra, sono pronti a rendere cara la pelle, visto che in gioco c’è il loro futuro occupazionale e la sopravvivenza delle loro famiglie. <<La perdita di 67 posti di lavoro- affermano gli operai- per un territorio come quello della provincia di Enna, sono un cataclisma occupazionale pari a quello dell’Ilva di Taranto>>. Difficile dargli torto, visto che nella zona industriale del Dittaino, nell’ultimo decennio sono state più le chiusure che le aperture aziendali. Ipra, Sipem, Telit, sono alcuni dei nomi delle aziende che hanno chiuso i battenti, trasformando la zona industriale del Dittaino, in una zona artigianale, dove pochi temerari tentano ancora di andare avanti. Dopo l’incontro di ieri mattina, le maestranze dell’Ipra annunciano battaglia e lanciano un disperato Sos alle istituzioni politiche, affinché tutelino 67 posti di lavoro e l’economia del territorio ennese. << I politici ci aiutino a scongiurare la chiusura definitiva dell’Ipra che da un giorno all’altro, da fiore all’occhiello  del Dittaino, è diventata un’azienda in crisi. E’ incredibile. Ci avevano mandati in ferie e non siamo più rientrati al lavoro>>.

Arcangelo Santamaria