Cronaca e Attualità

Famiglie valguarneresi costrette a pagare l’acqua due volte. E’ sempre crisi idrica.

E’ ancora crisi idrica in paese con decine e decine di nuclei familiari, costretti a ricorrere alle autobotti private per portare l’acqua nei loro rubinetti. Disservizi continui che stanno riportando il paese indietro di decenni, quando, ma solo in estate, si ricorreva sistematicamente alla distribuzione del prezioso liquido a giorni alterni. Adesso, in pieno inverno, la  carenza idrica dura da tempo e le falle del circuito idrico cittadino di certo non aiutano a ripristinare i livelli ottimali. Ma c’è anche chi la crisi idrica la patisce da sempre, come il signor Calogero Gennaro che con la sua e altre famiglie risiede in un condominio di via Friuli 5/B. Calogero Gennaro ha scritto alla nostra redazione per denunciare i continui disservizi e dice: <<Voglio portare a conoscenza che nel nostro condominio di via Friuli,5/B, abbiamo un problema relativo alla mancata e/o parziale erogazione d’acqua. Nei mesi di novembre e dicembre 2012, abbiamo speso una cifra di  450 euro per rifornirci di acqua da privati. Quest’acqua che introdotta nella cisterna condominiale, poi viene pagata di nuovo ad AcquaEnna, in quanto la stessa viene conteggiata dai nostri contatori>>. Dito puntato contro l’azienda che gestisce il servizio idrico. <<AcquaEnna- sostiene Calogero Gennaro- interpellata non risponde neanche alle nostre chiamate. Noi questo problema lo affrontiamo da anni senza mai avere avuto nessuna risposta. La tariffa dell’acqua in provincia di Enna (fonte Altroconsumo)- conclude Gennaro- è la settima in tutta Italia>>.  

Arcangelo Santamaria