Il caso IPRA sul tavolo della Regione
Questa mattina la vertenza Ipra, l’industria farmaceutica della zona industriale del Dittaino, approda a Palermo sul tavolo dell’assessorato regionale al Lavoro. I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, il liquidatore dell’azienda, Giuseppe Cimino e il vice presidente dell’Ars, il deputato armerino (M5S), Antonio Venturino, presenteranno il caso Ipra, e chiederanno una proroga per cassa integrazione straordinaria, per i 65 operai dell’officina farmaceutica. L’Ipra, per mancanza di commesse, è oramai chiusa da circa 2 anni e mezzo e in questo periodo le maestranze, residenti in vari paesi della provincia di Enna, hanno tirato avanti grazie alla cassa integrazione. Agli inizi dello scorso dicembre, però, dopo tanto silenzio e qualche speranza di riapertura, era arrivata la brutta notizia che dall’1 gennaio 2013 si doveva passare allo stato di mobilità, preludio per il definitivo addio alla riapertura dell’Ipra. Da allora i 65 operai hanno rotto ogni indugio, decidendo di inscenare varie iniziative e tra queste quella di un presidio dinanzi ai cancelli dell’Ipra. Da allora il caso Ipra è stato amplificato e portato anche in consiglio provinciale, dove tutte le istituzioni si sono espresse a favore dei lavoratori, chiedendo di rinviare la messa in mobilità, prolungare la cassa integrazione e in questo lasso di tempo, tentare di tutto pur di salvare l’Ipra, magari passandola ad una nuova proprietà. Ed è proprio questo progetto che questa mattina verrà esposto all’assessorato regionale al Lavoro. Ovviamente, per prima cosa occorrerà trovare i soldi per la proroga della cassa integrazione. Occorrerà anche sentire la proprietà aziendale che con l’ingegnere Melchiorre Russo, aveva reso noto che in questi 2 anni e mezzo di chiusura era stata intavolate varie trattative di cessione dello stabilimento del Dittaino che, secondo sempre l’ingegnere Russo, ha tutte le carte in regola per riprendere la propria attività. Bisogna trovare chi vuole investire sull’Ipra, visto che per le note congiunture economiche globali, avrebbero fatto arenare alcune trattative di cessione. Il consiglio provinciale aveva deciso di coinvolgere nella vertenza Ipra, il prefetto di Enna, Clara Minerva, affinché convochi la proprietà aziendale e senta le sue intenzioni, prima dell’avvio di un iter sia regionale sia nazionale, per la richiesta della cassa integrazione in deroga.
Arcangelo Santamaria