Lavoro

IPRA Dittaino. Possibile proroga della cassa integrazione

Miracolo palermitano per i 67 operai dell’Ipra, l’industria farmaceutica della valle del Dittaino, che vedono allontanarsi il baratro della mobilità, grazie alla probabile proroga della cassa integrazione. E’ questa la buona notizia emersa dall’incontro che lo scorso 7 gennaio si è svolto a Palermo, presso l’assessorato regionale al Lavoro. Un incontro promosso dal vice presidente dell’Ars (Assemblea regionale siciliana), il deputato armerino (M5S), Antonio Venturino, che sul tavolo della Regione ha portato la vertenza Ipra, ennesimo dramma occupazionale siciliano. Dallo scorso 1 gennaio i 67 operai dell’officina farmaceutica, sarebbero dovuti essere posti in mobilità dopo 2 anni e mezzo di cassa integrazione e di fermo della loro azienda per mancanza di commesse. Ma è bastato poco meno di un mese di mobilitazione e la buona volontà di tutti gli attori di questa vicenda, per riaccendere un barlume di speranza, che potrebbe addirittura fare riaprire i battenti dell’Ipra, che nel suo massimo splendore, nella valle del Dittaino ha avuto anche 120 dipendenti, rappresentando la più grossa realtà farmaceutica dell’Italia meridionale. Al vertice palermitano, accompagnati dal vice presidente dell’Ars, Antonio Venturino, hanno preso parte, la proprietà aziendale con l’ingegnere Melchiorre Russo, il dott. Giuseppe Cimino, consulente e liquidatore dell’Ipra ed i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. Dall’altra parte del tavolo, la dottoressa Corsello, direttore generale dell’assessorato regionale al Lavoro e la dottoressa Rizzo, direttore dell’Ufficio provinciale del Lavoro di Enna. Soddisfatto per quanto avvenuto a Palermo, il dott. Giuseppe Cimino, dice:<< E’ stato un incontro proficuo e sulla vertenza Ipra si è aperto più che uno spiraglio, che al 99% porterà alla proroga per 12 mesi della cassa integrazione in deroga>>. I soldi per finanziare questo importante ammortizzatore sociale dovrebbero arrivare proprio dall’incontro in programma tra il governo regionale e il ministero del Lavoro, appunto per proroga della cassa integrazione. L’Ipra essendo stata la prima azienda di questo nuovo anno a presentare questa richiesta è il pole position per questo finanziamento. Ovviamente, il riavvio della cassa integrazione, è subordinato ad un nuovo piano industriale che porti alla riapertura dell’Ipra. A confermare questo iter è sempre Giuseppe Cimino che afferma:<< I 12 mesi di cassa integrazione in deroga, non saranno un prolungamento del calvario, ma dovranno servire all’elaborazione di un piano di riqualificazione aziendale per un rilancio dell’Ipra, che ancora oggi, grazie al suo patrimonio umano e industriale è un industria farmaceutica all’avanguardia>>. Nessuna svendita aziendale quindi, visto che il dott. Cimino, aggiunge:<<Si cercheranno nuovi partner da inserire all’interno dell’Ipra. In settimana- conclude Cimino- così come stabilito dal consiglio provinciale di Enna- la proprietà aziendale incontrerà anche il prefetto di Enna>>.

Arcangelo Santamaria