Politica

Per i comitati cittadini bollette rifiuti anno 2006 illegali.

I comitati cittadini ennesi, nuovamente in prima linea contro la Tia 2006. Una lotta che dopo la sentenza del Cga di Palermo, sembrava chiusa e che invece, ricomincia a seguito del recente invio, in tutta la provincia, delle bollette che sembravano essere archiviate, perché ritenute illegittime. Giovedì sera, presso la sede del comitato cittadino di Valguarnera si è svolta la riunione di tutti i Comitati Ennesi e delle associazioni che sul territorio si sono spese negli ultimi anni per contrastare il fenomeno del caro-bollette rifiuti. Alla riunione erano presenti i rappresentanti dei comitati di Agira, Aidone, Calascibetta, Catenanuova, Centuripe, Cerami, Enna, Piazza Armerina, Regalbuto, Troina, Valguarnera, l’Adoc di Enna, l’associazione Mdc (Movimento Difesa del Cittadino) e l’Anap Confartigianato. <<Oggetto della discussione- dice il coordinatore provinciale dei comitati cittadini, Carlo Garofalo- sono state le bollette Tia 2006, fatte recapitare in questi giorni a tutti gli utenti della provincia di Enna da parte di Ato EnnaEuno in liquidazione. La discussione, che è avvenuta alla presenza di alcuni avvocati, che tra l’altro fanno parte dei Comitati e Associazioni presenti alla riunione, si è incentrata prima di tutto nel confermare che tali bollette sono illegittime per tutta una serie di motivazioni che saranno esposte nelle opportune sedi>>. Pronti, quindi, una marea di ricorsi. <<Purtroppo, ancora una volta- afferma Garofalo- dobbiamo constatare che, trattandosi di materia tributaria, l’unica strada da percorrere è quella dei ricorsi singoli alla Commissione Tributaria. Quindi, il cittadino, vessato da un atto illegittimo, per potersi difendere, è costretto, ancora una volta, a dovere sostenere dei costi per presentare i ricorsi. Pertanto, pur rimanendo disponibili a presentare i ricorsi, qualora il singolo cittadino voglia a tutti i costi cautelarsi e tutelarsi, la riunione si è incentrata sugli aspetti politici, perché politico è il problema e perché la politica, rappresentata dai sindaci e dai consiglieri comunali, può risolvere il problema senza per questo costringere i cittadini a presentare i ricorsi>>. Appello, quindi, alle istituzioni. <<Inviteremo i presidenti dei consigli comunali- annuncia Garofalo- a convocare i rispettivi consigli per chiedere una convocazione urgente dell’assemblea di Ato Ennaeuno in liquidazione, per fare ritirare in autotutela queste bollette illegittime. Stesso invito lo rivolgeremo ai sindaci per fare altrettanto. Per dare maggiore peso a questa ennesima battaglia di legalità, nei prossimi giorni organizzeremo, nei modi e nelle sedi che comunicheremo, in tutti i comuni della provincia la raccolta delle bollette recapitate; organizzeremo assemblee pubbliche in tutti i comuni per notiziare i cittadini di questo ulteriore atto illegittimo; nel contempo oggi stesso chiederemo un incontro al prefetto di Enna, agli stessi commissari liquidatori dell’Ato e all’assessore regionale all’Energia, Marino. A tutti e a chiare lettere chiederemo di intervenire per far ritirare in autotutela le bollette>>. Poi Carlo Garofalo, conclude: <<Abbiamo chiesto ad alcuni penalisti di verificare se ci sono violazioni eventuali di legge rilevanti ai fini penali e una segnalazione si sta ipotizzando di farla al Garante del Contribuente. Ci auguriamo che una volta tanto i nostri politici ed i rappresentanti istituzionali, si mettano al servizio dei cittadini, sentano le loro lamentele, ma soprattutto e prima di ogni cosa garantiscano nel territorio la legittimità degli atti e lo stato di diritto>>.

Arcangelo Santamaria